A giorni, si mormora, si dovrebbe sapere se il Comune di Lamezia Terme verrà sciolto o meno ma, intanto, c’è chi tra gli ex assessori non si dà pace nell’essere stato messo da parte. E così Graziella Astorino, ex assessore alla Cultura oltre che a diversi altri rami, ha presentato ricorso al Tar ritenendo illegittima la revoca del suo mandato e chiedendo l'annullamento del decreto e il risarcimento dei danni.


Ne dà notizia il Quotidiano del Sud in un articolo a firma del cronista Pasqualino Rettura. Astorino avrebbe citato ai danni sia il sindaco Paolo Mascaro che Simone Cicco, l’assessore che ha raccolto il suo testimone.


Ma, secondo la donna dell’Udc, la cui revoca pare sia stata caldeggiata dal Cdu, la «procedura è illegittima ed arbitraria», fatta in violazione della legge e dello statuto del Comune. Nella revoca non sarebbe stata investita né la giunta né il consiglio come previsto dalla normativa, spiega Astorino, e la notifica di revoca porterebbe la stessa data di quella di nomina dell’assessore Cicco.


Le motivazioni ufficiali della revoca avanzate dal sindaco Mascaro parlarono di un mancato raggiungimento degli obiettivi programmatici ma secondo l’Astorino un simile argomento non è disciplinato nella tempistica, ancora di più nel suo caso che l’ha vista in giunta per poco più di un anno.


Tiziana Bagnato