L'idea non è andata giù a nessuno. Bollenti le linee telefoniche romane e i colonnelli stavolta hanno registrato il corto circuito. Ma perchè in Calabria non si fa la campagna per le europee e si pensa alle regionali prima del tempo utile?
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Il volantino che annuncia la manifestazione di Mario Occhiuto al centroagroalimentare di Lamezia Terme è già diventato un caso sui tavoli romani. “La Svolta buona – Mario Occhiuto Presidente” recita lo slogan in primo piano, mentre il faccione del sindaco di Cosenza sorride sullo sfondo. “Già lo hanno fatto presidente?” E’ la domanda che è arrivata puntuale sul tavolo dei big romani, compreso il presidente Antonio Tajani. I non allineati alla linea del coordinamento regionale, il gruppo dei Gentile a Cosenza, l’area di Pacenza a Crotone, di Aiello a Catanzaro, di Grillo a Vibo e di Foti a Reggio Calabria, hanno provveduto immediamente a porre la questione. “Va bene l’iniziativa pubblica per discutere di programma ma già presidente no”.
Più che fuga in avanti, a questo punto, si potrebbe parlare di decisione assunta senza la benedizione dei vertici del partito. Antonio Tajani a Reggio è stato chiaro: Occhiuto è uno dei nomi, ma le decisioni arriveranno dopo le elezioni europee. Ma anche gli alleati, adesso, iniziano a perdere la pazienza. Fratelli d’Italia insiste sul nome di Wanda Ferro, mentre la Lega è ancora alla ricerca del nome giusto ma vuole la presidenza della Calabria dopo aver ceduto in Piemonte.
In ogni caso, dopo le elezioni europee, sia Fdi che Lega presenteranno la propria candidatura al tavolo del centrodestra per arrivare ad una decisione condivisa. Procedendo per questa via, però, lo scontro al tavolo potrebbe essere totale e anche a Roma, adesso, si sta notando una condotta sconnessa da parte del coordinamento. Anche perché fanno notare alcuni dei colonnelli romani attualmente è in corso la campagna per le elezioni europee e non quella per le regionali e sarebbe più opportuno che gli sforzi fossero profusi in quella campagna. Altre iniziative, come stanno facendo notare gli oppositori in tutte le salse, potrebbero avere addirtittura effetti controproducenti sul rinnovo del Parlamento europeo.
Riccardo Tripepi