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Nell’intervenire alla conferenza stampa di presentazione degli Accordi di Programma stipulati tra MISE e Regioni Calabria e Campania, il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alla programmazione, senatore Antonio Gentile, si è soffermato sul rilievo istituzionale della iniziativa: “il rilancio ed il potenziamento dei contratti di sviluppo si deve all’approvazione del Piano Operativo Imprese e Competitività, finanziato per 1400 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione.
Cooperare per competere
Lo schema di questi accordi di programma – ha proseguito Gentile - è impostato sull’idea forza di una “finanza unificata per lo sviluppo”. Mettere insieme risorse nazionali e regionali, individuando insieme i settori di punta sui quali concentrare gli investimenti rappresenta il modo migliore per accompagnare la tendenza alla ripresa che, per la prima volta dopo moltissimi anni, si mostra più accentuata al Sud che al Nord. Cooperare per competere: questa la formula vincente nelle relazioni istituzionali.
Questi accordi – ha proseguito Gentile -, puntano da un lato a valorizzare la domanda d’investimento esistente (quella giacente sul bando Invitalia) e dall’altro a finanziare nuove proposte, maturate dopo il lancio del programma Industria 4.0, successivo alla pubblicazione del bando. Il successo del programma di riconversione innovativa dei processi produttivi va assecondato e favorito, soprattutto in un Mezzogiorno che ridiventa finalmente attrattivo di domanda estera”.
“Siamo all’inizio di una nuova fase – ha concluso il Sottosegretario – per la Campania e la Calabria. Due regioni diverse, per tasso di industrializzazione, valore aggiunto, occupati, qualità dei servizi. La Campania, a determinate condizioni, è pronta ad agganciare il Centro – Nord. La Calabria è leggermente un passo indietro, e ha bisogno di una terapia d’urto. Fatta di infrastrutture materiali e immateriali, rilancio dei settori tradizionali, nuove imprese ad alto tasso di tecnologia. Ha bisogno di un disegno unitario e di progetti validi. Come quelli che possono venir fuori da questo Accordo di Programma. La Calabria produce intelligenze, laureati di valore che spesso fanno il successo di altre aree territoriali. E allora, dobbiamo provare a trattenere i nostri giovani, promuovendo investimenti che diano loro la possibilità di emergere. Per restare al Sud, per arricchire il Sud”.