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“E’ con piacere che partecipo a questa iniziativa che vuole offrire ai giovani calabresi un’opportunità di riflessione sul contesto che li circonda, dimostrando il ruolo prezioso dell’associazionismo in termini di stimolo e di confronto. Combattere la sempre più critica ‘fuga dei cervelli’ e, quindi, riuscire a capire come valorizzare sul territorio di appartenenza le risorse umane, è il tema centrale di ogni azione politica impegnata a costruire i cittadini attivi del domani”.
E’ questo il messaggio che il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha portato al convegno “Giovani calabresi tra prospettive di stabilità e nomadismo”, tenutosi nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella.
L’iniziativa ha segnato l’apertura del nuovo anno sociale della Fidapa Reggio Calabria guidata dalla neopresidente Bruna Siviglia e si è avvalsa dei contributi di Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio Nazionale sui diritti dei minori e dei professori dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria Francesco Manganaro e Domenico Nicolò.
“In un contesto così difficile, come quello attuale- ha sottolineato ancora il presidente Irto- ancora prima che dare lavoro, diviene fondamentale formare i giovani perché quando si arriva a non tutelare il diritto allo studio, viene meno uno dei compiti fondamentali dello Stato, registrando il fallimento di tutte le Istituzioni che devono presiedere alla crescita delle future generazioni. I dati sempre meno incoraggianti in questa direzione, come il calo d’iscrizione alle Università e l’aumento del numero degli studenti che abbandonano la scuola dell’obbligo, impongono che la politica, l’Università e le realtà associative del territorio interagiscano tra di loro affinchè i giovani calabresi diventino responsabilmente protagonisti dello sviluppo sociale, culturale ed economico”.