Il congresso regionale del Pd non può essere un semplice passaggio burocratico. Parola del senatore Nicola Irto, unico candidato alla segreteria (come circa tre anni fa) che questa mattina ha presentato la sua mozione congressuale in una iniziativa a metà fra convention e conferenza stampa, all’Unical.

La scelta della location non è casuale. Il senatore/segretario spiega di averla individuata perché qui si formano le nuove coscienze politiche, qui il Pd ha un movimento giovanile interessante e anche, dice Irto, per motivi speculativi-elettorali visto che si vota per il rinnovo degli organismi studenteschi. Diciamo che la motivazione principale è la prima. Il Pd ha bisogno di forze fresche, come dice anche il segretario che incarna perfettamente quello che dovrebbe essere un percorso politico: partito dal senato accademico dell’università di Reggio Calabria, poi consigliere comunale, consigliere regionale e infine senatore. Un percorso ormai inedito nel panorama politico dei paracadutati.

Il problema resta sempre quello della partecipazione perché, come dicevamo prima, Irto è candidato unico. A chi gli chiede se non avrebbe preferito almeno un’altra candidatura per arricchire il dibattito ed evitare quest’aurea da Pcus, Irto dice che le regole non le fa lui ma sono stabilite dallo Statuto del partito. Servono solo 250 firme per presentare la candidatura su 7000 iscritti.

A chi contesta che ai militanti vengano negata l’anagrafe degli iscritti dice assolutamente no. «Per motivi di privacy l’anagrafe non può essere data, ma chiunque può consultarla in segreteria». Non ci sono quindi barriere, chiunque, quindi, può presentare la sua candidatura.

Poi Irto si lancia nel paragone con gli avversari. «In Calabria abbiamo partiti in cui con due righe da Roma vengono nominati i coordinatori regionali. Ogni riferimento a Forza Italia e Fratelli d’Italia è puramente voluto». Allora se la partita per la segreteria è scontata, serve aspettare quello che succederà sui territori nelle federazioni provinciali che non hanno dato grande prova di sè in questa tornata amministrativa.

Irto rivendica il risultato di Lamezia Terme «dove una formazione civica finalmente ha chiuso un lungo contenzioso con il Pd», ma evita di citare Rende dove il partito ha compiuto un vero e proprio disastro. Ha rifiutato di sostenere Sandro Principe, ha minacciato addirittura ripercussioni sul comune di Cosenza per la scelta dei Socialisti di sostenere l’ex sindaco e poi non ha nemmeno presentato il simbolo.

Se ne parlerà dopo il congresso regionale, quando si apriranno i congressi territoriali che si svolgeranno guardando gli esiti di amministrative che non sono banali; non solo perchè coinvolgono centri importanti ma anche perchè sono a ridosso delle regionali.

Un «cantiere delle idee»

Su questo Irto chiama a raccolta tutte le forze democratiche e progressiste per costruire un’alternativa ad una destra che «governa per sottrazione, sottrae diritti sociali, sottrae risorse, sottrae spazi di confronto». Per questo il senatore annuncia che dopo il congresso verrà istituito un cantiere delle idee, aperto a tutti quelli che si oppongono a questa visione. Per dar forza al progetto è previsto l’arrivo di Elly Schlein in Calabria, mentre i ministri e i membri del Governo in Calabria - dice Irto - non si vedono mai e l’impressione è che «la Calabria sia completamente sparita dai radar, solo il Pd può porre con forza la questione calabrese dove il governo di centrodestra è carente sotto l’aspetto della trasparenza. Qui gli assessori sono fantasmi che ratificano le scelte del presidente, come spenda i soldi la Film commission non si riesce a sapere e questo è pericoloso per una regione come la Calabria, per ragioni storiche e per la presenza della criminalità organizzata».

Sanità: «Situazione disastrosa»

Non poteva mancare il riferimento alla sanità sulla quale Occhiuto viene bocciato senza appello. «Siamo in tour nei presidi sanitari e abbiamo toccato con mano la situazione disastrosa della nostra sanità. Considerando gli immensi poteri in mano al presidente/commissario il suo fallimento è evidente. Anche per questo verrà qui la Schlein: la sanità è questione calabrese ma anche nazionale».

Un’App per il Pd

Altra iniziativa che ha in mente Irto è quella di realizzare un App del Pd in modo da tenere costantemente informata tutta la comunità democratica delle iniziative del partito. «Che non sono poche. Certo in un consiglio regionale ridotto a passacarte della giunta non è semplice far sentire la propria voce, ma il gruppo regionale si sta impegnando al massimo. Su questo però chiediamo aiuto anche alle altre forze di opposizione. E’ il momento di alzare il tiro, è il momento di costruire oggi l’alternativa al centrodestra».