Il sindaco di Corigliano Rossano ha seguito da lontano l’esito del referendum per la città unica di Cosenza Rende e Castrolibero. Ieri è intervenuto in diretta nel corso del tg serale di LaC Tv (canae 11 dtt e 820 di Sky) e non ha risparmiato bordate al Governatore e ai consiglieri che hanno dato vita all’iniziativa legislativa. Nelle scorse settimane aveva partecipato ad una serie di eventi all’ombra della Sila per portare la testimonianza di quanto avvenuto in riva allo Ionio dopo il processo di unificazione e spiegare i benefici che ne sono conseguiti. A ridosso del voto, invece, Flavio Stasi aveva litigato a distanza con Mario Occhiuto parlando di «logiche da fricacumpagni».

«Non penso che l’esito della consultazione popolare sia il fallimento di un processo di fusione in generale – ha detto -. Bisognerebbe fare una statua ad alcuni partiti di centrosinistra perché hanno provato a riempire di contenuti una mostruosità che era la legge regionale. Essa voleva fondere delle città senza coinvolgere i Consigli. C’è da dire, però, che nel campo progressista non c’era una visione univoca. Con la solita onestà intellettuale ci si è divisi tra chi ha provato a migliorare una proposta battendosi per rendere più umano il testo e chi, come i Riformisti rendesi, l’ha contrastato».

Flavio Stasi e l’attacco a Roberto Occhiuto

A suo dire tutto ciò non sarebbe successo «se il percorso fosse stato originato da un progetto e da una condivisione di fondo». E di questo aspetto si è discusso pochi giorni fa a livello nazionale durante una riunione in Anci col Comitato delle Fusioni. «Vero, si dibattuto della città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero - ha ammesso -. Tutti i promotori delle fusioni, da Aosta alla Sicilia, hanno espresso preoccupazione per la legge della Regione Calabria che ha tentato di esautorare i pubblici consessi, sperando che con un po’ di propaganda e senza visione si potesse superare il gap per portare la gente a votare».

L’astensionismo è stato enorme, tanto da mandare a carte quarantotto il percorso che i padri della proposta di legge avevano immaginato. «Il fallimento è tutto della Giunta a guida Roberto Occhiuto - ha tuonato Flavio Stasi -. Si badi bene, però: il fallimento non è nell’idea, ma è politico e giunge a margine di una forzatura riconosciuta come tale in tutta Italia. Mi rendo conto che per la Giunta calabrese spesso i Comuni sono un problema, ma devono rendersi conto che la democrazia è fatta anche dai Municipi e dovrebbero farsene una ragione».

Il sindaco di Corigliano Rossano chiude il suo intervento al suo telegiornale con il solito sguardo proiettato in avanti. «Una grande alleanza per la Cittadella? Tutti i partiti di centrosinistra se ne stanno occupando e credo sia una priorità. C’è la necessità di un’alternativa politica, ma bisogna far capire alla gente quale sia. Dobbiamo dire loro concretamente - ha chiosato - che cosa vogliamo fare sulla Sanità, sui rifiuti, sulle Aziende sanitarie, sui trasporti e sugli interventi lungo le strade. Noi come amministrazione civica siamo pronti a dare un contributo con idee e proposte».