Neanche a Natale i candidati alla poltrona di governatore della Calabria hanno rinunciato ai social network, col curioso effetto di mandare messaggi di auguri – all’insegna del riposo e della pace – senza rinunciare ai messaggi in codice che sanno di “guerra” politica.
Sarà pur vero che santo Gratteri ha liberato la Calabria, e quel diavolo politico di Oliverio ha voluto che i giorni dei brindisi coincidessero con le ore delle liste da blindare, ma mai sequestro virtuale - operato dagli aspiranti “re magi” che portano i doni per i calabresi - ha ribaltato così tanto la sacralità del mega pranzo a cui da noi tutti tengono tanto senza distrazioni.

 

Un tempo si diceva “Natale con i tuoi”, quest’anno si può dire “Natale con i calabresi” certamente per Mario Occhiuto che ha postato una sua foto vestito da babbo natale – buttato a terra forse per via del tradimento di Jole Santelli - ma allusivo: nel suo post si è già proiettato alla Befana che porterebbe carbone.
Bambini in ansia, a capire chi sarà questa vecchietta cattiva, ma scherzano fra loro i politici.

 

Calabresi costretti – tra una portata e l’altra – a trattenere pure la lacrimuccia perché Francesco Aiello – consapevole che per i 5Stelle uno non vale più uno – nella sua foto da Oscar per la scenografia con tanto di animale lappone sul Reventino, ne ha infilati tre di calabresi: lui, la compagna col pancione e il figlio che annuncia di aspettare in questo che sul suo profilo facebook chiama “Natale speciale”.

 

Più che un cinepattone, un social polpettone che Jole Santelli – l’unica abituata ad aprire casa sua ai suoi seguaci – ci propina a sorpresa.
Lasciati i colonnelli a litigare per le liste da chiudere, tra regali e pacchi insomma, la ritroviamo alle prese con gli zampognari nel suo salotto e i tortellini preparati in cucina.


Un brodo insomma, o uno storytelling culinario leggero, al contrario del suo principale competitor, quel Pippo Callipo che è l’unico che si è fatto fare un video. Miglior regia, lui con le palle di Natale alle spalle, e giacché la rivoluzione non russa neanche quando si sta a tavola, eccolo rivolgere un appello a chi spera di tornare o restare in Calabria: altro che state sereni, mangiando calabrese.


Spartano Carlo Tansi, il suo assillo a trovare le firme per la lista lo ha affrontato da migliore regista di film giallo: mentre a tavola sta per materializzarsi sua maestà “la Citrosodina”, l’esperto di emergenze ed evacuazioni ci invita a sognare… di mettersi quanto prima alle spalle questo Natale 2019, quanto mai politicamente confusionario.