Il primo cittadino rilancia le preoccupazioni del presidente Anci Manfredi e sottolinea come «patto di stabilità e inflazione porteranno nei prossimi anni tutti gli Enti al default». Da qui l’esigenza di unire le forze e trovare soluzioni
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«Patto di stabilità e inflazione porteranno nei prossimi anni tutti i Comuni calabresi al default. Non è un rischio, purtroppo è una certezza. Se non ci saranno correttivi strutturali, i Comuni dovranno necessariamente comprimere la spesa corrente e diminuire i servizi che già non sono il massimo dell’efficienza. E ai cittadini non si potranno chiedere ulteriori sacrifici con l’ennesimo innalzamento dei tributi locali». È quanto afferma in una nota il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, abbracciando il «grido di allarme» lanciato dal presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, che – scrive il primo cittadino del capoluogo calabrese – «diventa un grido di disperazione nella nostra regione dove già i sindaci combattono con una sostanziale arretratezza della pubblica amministrazione».
Da qui, secondo Fiorita, la necessità di uno «sforzo unitario e trasversale», che lo spinge a fare un appello: «Sento il dovere, come sindaco del Capoluogo di Regione, di chiedere a tutte le forze parlamentari calabresi, di maggioranza e di opposizione, di fare sentire forte la voce delle Città, di proporre un tavolo di lavoro per individuare le soluzioni necessarie per evitare il tracollo finanziario dei nostri Comuni».
Allo stesso modo, Fiorita si appella al presidente della Regione Roberto Occhiuto e a tutti i gruppi del Consiglio regionale: «Se chiudono le Città, chiude la Calabria e muoiono tutti i sogni di fare rinascere la nostra terra».