Il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione ha presentato un ordine del giorno sul problema del precariato, non soltanto per quanto concerne i lavoratori Lsu ed Lpu ma anche per tutti quegli impiegati con contratti di varia natura a tempo determinato. Secondo Guccione la tematica riguarda circa cinquemila soggetti.

«I tentativi di superamento di questo problema – si legge nell’ordine del giorno - si sono susseguiti negli ultimi quindici anni senza arrivare, se non parzialmente, ad una soluzione. Dal primo gennaio 2015, come previsto dalla Legge di Stabilità, i lavoratori socialmente utili e quelli di pubblica utilità calabresi hanno avviato un percorso triennale di contrattualizzazione a tempo determinato da 26 ore settimanali che si concluderà il 31 dicembre del 2017.

L’obiettivo è raggiungere la loro definitiva stabilizzazione all’interno degli enti utilizzatori, sottolineando che da anni svolgono servizi insostituibili nel sistema delle autonomie locali calabresi. Senza questa forza lavoro molti comuni sarebbero costretti a consegnare le chiavi dei municipi per l’impossibilità di erogare servizi essenziali per i cittadini».

Guccione chiede allora al governo regionale quali «iniziative amministrative ha messo o intende mettere in atto a meno di otto mesi alla scadenza del terzo contratto a tempo determinato di Lsu ed Lpu, come previsto dalle ultime tre Leggi di Stabilità nazionali per la loro definitiva stabilizzazione con l’ingresso a tempo indeterminato negli enti che attualmente utilizzano tali lavoratori, e se non ritiene necessario, al fine di raggiungere l’obiettivo, di chiedere al governo nazionale l’istituzione di un tavolo tecnico per avviare il necessari percorsi per la definitiva immissione in ruolo negli enti che fino ad oggi hanno usufruito di questa forza lavoro».

 

Salvatore Bruno