VIDEO | Si è conclusa con l'intervento del deputato dem la Festa dell'Unità organizzata nel comune della Locride dalla Federazione metropolitana di Reggio. Tanti i temi affrontati tra cui anche il salario minimo: «Stipendi fermi da troppo tempo, inaccettabile che una persona che lavora sia povera»
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Cala il sipario in Piazza Aldo Moro a Gioiosa Ionica sulla Festa dell’Unità organizzata dalla Federazione metropolitana del Partito democratico di Reggio Calabria con il circolo di Gioiosa Ionica: tre giorni di confronti, dibattiti e riflessioni sui temi delle infrastrutture, della sanità, dell’autonomia differenziata e del salario minimo.
Nella giornata conclusiva si è parlato di sanità tra bilanci in rosso e cure non garantite, nel dibattito coordinato da Stefano Perri con gli interventi di Riccardo Modafferi, Tania Bruzzese, Antonio Billari, Amalia Bruni e Nico Stumpo. Successivamente si è affrontato il tema del salario minimo, assieme al parlamentare e responsabile nazionale Sud del Pd Marco Sarracino.
«È una proposta che va nella direzione di affrontare quello che per noi è il principale problema che c’è in questo momento nel Paese: quello dell’emergenza salariale - ha commentato Marco Sarracino a margine dell’incontro col pubblico moderato dal giornalista Gianluca Albanese - abbiamo in Italia salari che non crescono da troppi anni e che soprattutto non mettono nelle condizioni i lavoratori di poter arrivare a fine mese. Noi riteniamo assolutamente inaccettabile l’idea che una persona che lavora poi sia una persona povera».
Argomenti, quelli trattati nella tre giorni di Gioiosa, al centro del dibattito nazionale e che destano, nel Partito democratico, una maggiore preoccupazione se rapportati al contesto regionale: «Tutelare la Calabria e questa provincia - ha aggiunto Sarracino - significa avere un’idea di tutela di tutto il Mezzogiorno di fronte a un Governo che invece il Mezzogiorno lo sta abbandonando, anzi, che sta spaccando l’Italia a metà, perché con la proposta di autonomia differenziata, fatta dal ministro Calderoli e sostenuta da tutto il Governo, non si fa altro che fare aumentare disuguaglianze che hanno raggiunto già dei livelli inaccettabili dal punto di vista etico».
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A ribadire l’impegno con nuove iniziative nei confronti delle criticità più urgenti sul territorio anche il segretario metropolitano Antonio Morabito: «Continueremo a fare queste battaglie che riguardano sia i territori come questo, della Ionica, che verrà colpito dalla chiusura della Limina con gravi ricadute dal punto di vista economico e turistico, sia sempre sulle battaglie nazionali come la sanità. Ricordiamo che noi siamo una delle regioni commissariate e non da poco, ma da dieci anni. Non riusciamo più ad avere fondi, a fare assunzioni, non si riesce a tenere gli ospedali aperti e a garantire il diritto alla salute che è un diritto costituzionalmente riconosciuto»·
Si conclude una manifestazione che, ha evidenziato il segretario del circolo di Gioiosa Ionica, Enrico Tarzia, mancava da tempo nel comune reggino: «Dopo tanti anni si ritorna finalmente anche qui a Gioiosa, in piazza, a parlare con i cittadini senza avere paura di confrontarsi. Di questo sono molto orgoglioso, è una scelta davvero significativa quella di fare qui la Festa dell’Unità perché il Partito democratico quest’anno ritorna all’amministrazione comunale dopo tanti anni di assenza e lo fa con una scelta di grande generosità e senso di responsabilità. Il nostro obiettivo nei prossimi mesi, nei prossimi anni, è quello di incidere significativamente nell’azione amministrativa di questo paese»·