Incontro nella moschea tra i rappresentanti delle due realtà. Il candidato a sindaco Schiavone: «Insieme possiamo creare un processo di multiculturalismo positivo»
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Un incontro storico è avvenuto ieri sera nella Moschea di Gioia Tauro tra il laboratorio politico locale “Alleanza Gioiese” e la comunità islamica, presente sul territorio in modo cospicuo da decenni. L’evento ha gettato le basi per un dialogo significativo verso l'inclusione, che offre l'opportunità di affrontare e risolvere in sinergia le sfide quotidiane, avendo pari diritti e doveri.
Il presidente della comunità islamica ha inaugurato il dibattito. «Siamo stanchi di dover chiedere alle istituzioni i nostri diritti più elementari, vogliamo fare il possibile per essere d'aiuto a Gioia Tauro, ma fino ad oggi abbiamo ottenuto promesse alle quali non è seguito alcun fatto; rileviamo con estremo piacere la presenza del candidato a sindaco Rosario Schiavone, che già prima delle elezioni ha mostrato sincera vicinanza alla nostra comunità».
Rosario Schiavone ha enfatizzato l'importanza del dialogo interculturale e ha proposto la pianificazione di progetti comuni. «Insieme possiamo creare un processo di multiculturalismo positivo, crescendo senza reciproche imposizioni e costruendo itinerari virtuosi che le due comunità possono percorrere insieme».
A fare eco a Rosario Schiavone è Il presidente di Alleanza Gioiese, Antonino Papalia, che nel suo intervento ha sottolineato che l'incontro mira a coinvolgere attivamente la comunità nel progetto. «È dirimente che la comunità islamica scelga uno o più soggetti politici da candidare, perché la democrazia rappresentativa si basa appunto su questo principio: ogni cittadino o gruppo di cittadini deve eleggere un proprio portavoce all'interno delle istituzioni».
Anche sul fronte lavoro, come evidenziato dal membro di Alleanza Gioiese Marcello Gatto, la connessione tra le due comunità è fondamentale. «I nostri rapporti sul fronte dello scambio merci con porti come Tangeri è sempre più frequente, pertanto cominciare anche a livello locale un percorso di scambi e di interculturalità è necessario».
Il Dipartimento Politiche sociali e Terzo settore ha sottolineato l'importanza di questo lavoro di inclusione e dialogo. «Nessuno deve restare indietro in una comunità che si rispetti: la comunità islamica è storica e conta centinaia di uomini e donne che hanno il diritto di fruire di tutti i servizi al pari di ogni altro cittadino gioiese», ha dichiarato Viviana De Maio.