L'ex presidente della Provincia di Cosenza ricorda: «Opera avviata da Mario Oliverio e primo lotto completato dalla mia amministrazione al 95 percento»
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«Non è mia intenzione entrare in polemica su un risultato così importante per le comunità del nostro territorio ma sento il dovere di ripristinare la verità dei fatti a fronte di numerosi commenti, e relativi meriti, sui lavori della Tarsia-Sibari». Così Franco Iacucci, ex presidente della Provincia di Cosenza, all’indomani dell’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Serra Castello lungo l’infrastruttura destinata ad accorciare i tempi di percorrenza tra il capoluogo e la fascia jonica.
Progetto lungimirante
«La strada in oggetto – precisa Iacucci - fu voluta e finanziata da Mario Oliverio quando era alla guida dell’Ente di Piazza 15 Marzo con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale migliorando il livello di servizio complessivo dell’attuale Sp 197, conosciuta come strada della Diga di Tarsia. Questo tratto stradale fu immaginato per garantire un rapido collegamento tra il centro di Cosenza e una delle aree più produttive della provincia, l’area di Corigliano Rossano».
Primo lotto quasi completato
«Il primo lotto – continua il vicepresidente del Consiglio Regionale - è stato ultimato da tempo per il 95% per un costo complessivo di 30 milioni. A proposito del primo lotto mi chiedo a che punto sia la procedura per la rescissione del contratto con l’impresa e quindi l’iter per il completamento del tratto mancante. Per il secondo lotto il finanziamento complessivo ammonta a € 15.426.393,21 reperiti a valere sul Fondo per lo sviluppo e la Coesione, annualità 2000-2006, 2007-2013, delibera Cipe 89/2012. Dopo una lunga trattativa per fare finanziare il secondo lotto con fondi FSC – ricorda Iacucci - il cantiere fu aperto all'inizio del 2021. Furono finanziati in quegli anni anche i lavori di completamento della galleria della variante SS 660 di Acri, già in esercizio, e i lavori di ammodernamento e riapertura, dopo molti anni, della SP 212 di San Giovanni in Fiore, anch’essi conclusi. Così come la galleria Paramassi nel comune di Corigliano-Rossano i cui lavori furono avviati nel 2020».
Non solo strade
«Questi sono solo alcuni degli interventi infrastrutturali più importanti del nostro territorio, interventi che, come spesso accade, richiedono tempi lunghi e tortuosi nonché risorse economiche importanti. Abbiamo pertanto potuto consegnare finalmente i lavori della SP 197 a maggio del 2021, grazie anche al finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che ha assegnato a favore della Provincia di Cosenza oltre 17 milioni di euro, per il triennio 2021-2023, per la messa in sicurezza di ponti e viadotti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza».
Lasciata eredità importante
«Negli anni in cui sono stato presidente della Provincia di Cosenza, all’indomani della scellerata riforma Delrio, abbiamo incontrato numerose difficoltà per garantire la stessa sopravvivenza dell’Ente ma, allo stesso tempo, abbiamo portato avanti il progetto, questo come molti altri. Per citare solo alcuni ricordo i finanziamenti che ammontano a circa cento milioni di euro per l’edilizia scolastica, in particolare gli adeguamenti sismici di numerose scuole di tutta la Provincia e della città di Cosenza. Non si tratta di volere riconosciuto alcun merito – insiste Iacucci - perché mi è sufficiente la soddisfazione di avere lasciato una così importante eredità a chi amministra oggi la Provincia che, sicuramente, potrà inaugurare tantissime altre opere pubbliche le cui fondamenta sono state gettate in passato».
Sono felice anch’io
Eredità costruita, precisa l’ex presidente dell’ente bruzio «grazie alla volontà politica e alla visione strategica del territorio di chi ha amministrato la Provincia, a cominciare da Tonino Acri e Mario Oliverio, al lavoro di risanamento delle casse provinciali, ai sacrifici fatti anche dai dipendenti negli anni più difficili, alla grande professionalità dei tecnici che ringrazio tutti indistintamente a cominciare dall’ex dirigente della viabilità Claudio Le Piane, il RUP, i progettisti, il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice. Mi unisco, quindi – conclude Iacucci -al coro di gioia per l'abbattimento dell'ultimo diaframma della galleria Serra Castello, con la convinzione di avere in parte contribuito e con la speranza di vedere ultimata l’arteria fino alla 106 bis in corrispondenza del bivio della frazione Cantinella di Corigliano Rossano, per come fortemente richiesto più volte in occasione di incontri istituzionali e diversi tavoli tecnici in Regione e al Ministero delle infrastrutture».