L’intervista

Il G7 del Commercio fa tappa al porto di Gioia Tauro, Scarcella: «Scalo strategico nella nuova politica internazionale»

VIDEO | A partecipare all'evento anche il sindaco della città della Piana: «Riconoscimento per la Calabria e per tutto il territorio italiano. Gli occhi del mondo sono sulla nostra terra»

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di Giuseppe Mancini
16 luglio 2024
13:04

È in corso l’appuntamento storico che vede la Calabria ospitare la riunione dei ministri del commercio G7.
L’evento internazionale si svolge, oggi e domani, tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria ed è presieduto dal vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

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I temi trattati sono il commercio globale, la crescita sostenibile e inclusiva, la tutela della libertà di navigazione e i traffici marittimi commerciali a fronte delle crisi regionali, dal Mar Rosso all’Indopacifico. Poi quattro focus: rafforzamento del sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc), parità di condizioni nell’accesso ai mercati terzi, commercio e sostenibilità ambientale e resilienza e sicurezza economica.


In tarda mattinata le delegazioni hanno fatto tappa anche al Porto di Gioia Tauro, uno dei più grandi del Mediterraneo. Si è colta l’occasione per promuovere, altresì, l’iniziativa “Food for Gaza”, lanciata dal Ministro Tajani per alleviare le sofferenze della popolazione palestinese.

La sindaca di Gioia Tauro Simona Scarcella ha partecipato con orgoglio all’evento di rilevanza mondiale. «Quello che accade oggi rappresenta un elemento chiave che definisce il ruolo strategico del Porto di Gioia Tauro nella nuova politica internazionale – ha sottolineato Scarcella -. È un riconoscimento per la Calabria e per tutto il territorio italiano. Significa l’attenzione del mondo sulla nostra terra. Il porto di Gioia Tauro, per la sua posizione strategica, baricentrica nel Mediterraneo, è riconosciuto come la porta di accesso tra Europa e Africa. È lo strumento sul quale puntare per fronteggiare tutte le nuove sfide del commercio, che i contesti internazionali ci propongono».

Il primo cittadino di Gioia Tauro ha assicurato che la politica farà la sua parte per contribuire alla crescita dell’infrastruttura e del territorio «investendo ancora di più sul retro porto, nello sviluppo della Zes (Zona Economica Speciale) e dalla messa in opera del tanto ambizioso quanto contestato progetto di realizzazione di un terminal per la rigassificazione e lo stoccaggio di gas liquefatto, che rientra nel più ampio progetto di fare dell'Italia un hub del gas del Mediterraneo, una sorta di nodo di smistamento sud europeo. Inoltre, per il ruolo strategico del Porto di Gioia Tauro si tratta di intervenire sulle connessioni con la rete autostradale e ferroviaria, superando tutte le difficoltà che inevitabilmente attraversano contesti territoriali eterogenei. Altri interventi attengono invece alla riorganizzazione e ampliamento degli spazi esistenti mettendo in rilievo lo stretto rapporto tra portualità e territorio».

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