Giacomo Mancini si è impegnato in prima persona in ottica fusione. È da una settimana il nuovo coordinatore del Partito Democratico del comitato per il Sì alla città unica Cosenza Rende Castrolibero. Ospite degli studi di Cosenza Channel. «Il referendum deve essere un'occasione da cogliere da parte dei cittadini e colgo l'occasione per dire che il Pd è tutto per il sì. Rispetto alle indicazioni di voto siamo tutti favorevoli, ma ritengo che l'esito consegnato alle città dalle urne sia vincolante. L'auspicio è che tanta gente vada a votare».

Giacomo Mancini guarda anche a chi si è posizionato dall'altra parte della barricata. «Tutte le posizioni sono legittime, ma quelle contrarie alla fusione hanno argomentazioni deboli. Tutto c'è, tranne l'idea di voler annettere altri comuni. Cosenza, Rende e Castrolibero - riflette - da sole contano davvero poco in Calabria, contano invece niente nello scacchiere nazionale. Un nuovo centro di governo da 110mila abitanti ritengo che darebbe risposte migliori a tutti i cittadini».

Uno sguardo anche a Palazzo dei Bruzi. « Franz Caruso ha fatto un percorso un po' lungo per arrivare al sì, spero non cambi idea per il primo dicembre. Sul ricorso che ha detto di non voler ritirare - conclude - faccio mio un slogan che campeggia sui muri della città: "Franz consa si fosse". Nel senso che i soldi pubblici sarebbe meglio utilizzarli per la comunità anziché destinarli alle parcelle dei professionisti. Uno sguardo al futuro? Oggi non servono tre Psc, ma un unico Psa con cui si possa dialogare anche con i territori delle Serre e del Savuto. Savuto dove si sta discutendo di un'altra fusione». Questi e altri argomenti nell'intervista video integrale a Giacomo Mancini in apertura di articolo.