Frecciargento Sibari-Bolzano: il treno delle polemiche. La recente richiesta del sindaco di Trebisacce Franco Mundo rivolta ai vertici regionali al fine di chiedere una fermata alla stazione del centro jonico ha fatto registrare una ferma e decisa presa di posizione della senatrice Rosa Abate che chiarisce la finalità del convoglio e della corsa individuata. Il primo cittadino, nella nota inviata ai referenti della mobilità pubblica calabrese, sottolinea come «neanche due anni dopo la nascita della tratta del Frecciargento il tempo di percorrenza per raggiungere la capitale, a causa degli interminabili lavori sulla tratta, sia aumentato di quasi un’ora».

I ritardi nei tempi di percorrenza della tratta

Mundo evidenzia come «per raggiungere Roma da Sibari occorrano quasi sei ore: più di un’ordinaria corsa giornaliera di autobus. La cosa più grave è che, a quanto pare nessuno, a livello istituzionale, se ne è accorto. La Regione Calabria paga a Trenitalia - continua Mundo - un contributo annuale per il Frecciargento, quando dappertutto oramai si viaggia con il più veloce Freccia Rossa e i tempi di percorrenza sono aumentati con ulteriori disagi per i cittadini». Tanto premesso, il sindaco Mundo chiede di verificare «se le modifiche apportate alla linea corrispondono a quanto concordato al momento della stipula della convenzione, di ripristinare con urgenza per tutta la tratta almeno il treno Frecciargento e ridurre i tempi di percorrenza fino a Roma. In ogni caso, in funzione dell’istituzione di nuove fermate e al fine di aggregare gli utenti e viaggiatori dell’intera fascia ionica fino a Rocca Imperiale, si chiede di spostare l’inizio e la fine della corsa con capolinea a Trebisacce, baricentro di un vasto comprensorio, alleviando i disagi dei cittadini del territorio, anche in considerazione dell’avvenuta ristrutturazione della locale stazione ferroviaria, resa moderna e capace di accogliere anche i treni Freccia Argento nonché un razionale sviluppo dei servizi della rete ferroviaria».

La reazione di Abate: «Vero populismo»  

Per la senatrice Rosa Abate (M5s), che si è battuta per l’istituzione del treno, l’intervento di Mundo è «fuori luogo col solo obiettivo di fare populismo». La parlamentare nel ricordare le ragioni dei ritardi del convoglio per lavori di manutenzione programmati sulla linea Monte del Vesuvio Napoli – Salerno, sottolinea come tale corsa sia sottoposta a condizioni contrattuali e «la Regione dovrà finanziare meno chilometri potendo destinare così i fondi ad altro. Questo potrebbe anche portare ad una riduzione futura sul prezzo non appena termineranno le regole in merito al distanziamento sociale sui treni. Chiaramente parliamo – sostiene la parlamentare- di vicende contrattuali perché è chiaro che il Frecciargento viaggerà anche nei prossimi anni ma questo dimostra che i numeri sulla linea Jonica ci sono e che il servizio dovrà essere anche potenziato. Questa premessa serve a rispondere alla richiesta di una fermata a Trebisacce poiché non si può toccare un progetto sugellato da un contratto che già si è faticato molto ad ottenere. Questo treno, infatti, è destinato ad essere il treno della Fascia Jonica che, dopo un lavoro certosino e quotidiano, seguendo due diversi studi di fattibilità, vedrà il suo naturale prolungamento, non appena completata l’elettrificazione della linea jonica, nella partenza dalla stazione di Crotone».

Si attivi il servizio navette per la stazione di Sibari

La parlamentare, intanto, aveva scritto ai sindaci di tutto l’Alto e il Basso Jonio pregandoli di attivare un servizio navetta per raggiungere la stazione di Sibari. «Alcuni lo hanno fatto, perché, ad esempio, da Trebisacce non è stato fatto e, strumentalmente, si chiede una fermata a Trebisacce da dove il treno non passa proprio? Le Frecce sono treni veloci, non possono fermarsi ad ogni stazione altrimenti rischiamo di pagare un costo alto per una copia di un regionale, non avrebbe senso. Mundo istituisca un servizio navetta per Sibari per andare incontro ai cittadini e si affianchi anche alle mie richieste di istituzione di altri collegamenti che portino la fascia jonica a essere meglio servita anche sulla direttrice jonico-adriatica verso, quindi, la Basilicata e la Puglia. Solo con proposte concrete si cambiano le sorti dei territori».