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Mentre continua il silenzio assordante degli organi dirigenti regionali, Forza Italia a Reggio Calabria continua a sgretolarsi. Il gruppo che fa capo al presidente della Provincia Raffa ha ormai rotto gli indugi. Il presidente vuole che gli venga riconosciuto il lavoro fin qui svolto e non è disposto a mettersi da parte. Neanche per fare spazio al senatore Caridi, recentemente entrato nel partito con marcia trionfale. Raffa ha chiesto chiaramente un rinnovamento del partito e manifestato l’intenzione di non volere disperdere il patrimonio costruito in 5 anni di amministrazione del territorio. Anche a costo di dover creare una nuova casa (una lista civica o un’associazione poco cambia) e rompere con gli azzurri. Nino Foti ha già detto di essere con lui, insieme all’ex coordinatore provinciale Roy Biasi. Oggi si sbilancia anche l’assessore provinciale Gaetano Rao. “Forza Italia sta attraversando un momento difficile e non credo sia opportuno aggravare una situazione già estremamente delicata – dice Rao - Non è una questione di chiusura al cambiamento o ai nuovi contributi, né un tentativo di salvaguardare posizioni. In un momento così delicato, il nostro partito - spiega Rao - non può ad esempio permettersi “costole” o “sottogruppi”. Se c’è chi ritiene di voler condividere un percorso deve sostenerlo senza remore. Non condivido pertanto l’atteggiamento del consigliere provinciale e regionale Cannizzaro che pur parlando da forzista navigato non ha ancora aderito, né al Consiglio provinciale né al Consiglio regionale, ai gruppi di Forza Italia, né quello del senatore Caridi, che nell’assemblea del Senato risulta ancora iscritto ad un altro gruppo. Chi è responsabile della gestione del partito ha il compito di fare chiarezza e promuovere un confronto interno per evitare che questa confusione continui ancora. Anche il recente sfogo del Presidente Raffa, credo sia stato un’avvisaglia riconducibile proprio a questo momento che Forza Italia sta vivendo. Scegliere di sostenere ancora Forza Italia - conclude Rao - non vuol dire quindi che le cose vadano bene. Sono stati commessi tanti errori, ed io sono d’accordo. In questi anni, ad esempio, a Reggio abbiamo dato tanto alla causa forzista, in termini di impegno e risultati, e forse siamo strati trattati peggio di quanto avremmo meritato. Nonostante ciò, credo che non sia onesto ora abbandonare la nave ma che sia doveroso rimanere e confrontarsi per cercare di risolvere, qualora ci siano ancora le condizioni per farlo, i problemi presenti e dare nuovo slancio alla nostra azione”.
Tutte fibrillazioni che avvengono in un partito che non ha ancora una guida a livello provinciale, dopo il commissariamento di Biasi. E che aspetta di capire da dove poter ricominciare per evitare di perdere altri consensi, considerando gli impietosi sondaggi delle ultime settimane.
Riccardo Tripepi