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ROMA - Nulla da fare per la delegazione calabrese di Forza Italia. Saltato l’incontro romano con Silvio Berlusconi in programma nel tardo pomeriggio di eiri. Un vertice convocato ad horas e poi disdetto per un impegno non preventivato dal cavaliere. Non è ad ogni modo il primo rinvio. Anzi, ritardi si accumulano a ritardi dalla fine del mese di giugno. Due i nodi da sciogliere. La scelta del candidato alla carica di governatore e la questione non meno spenosa inerente le alleanze. Wanda Ferro rimane favorita su Giacomo Mancini. Ma le sirene dello Stretto dicono che Nino Foti sia in procinto di sferrare l’ultimo assalto al commissario della provincia di Catanzaro. A far saltare gli equilibri, potrebbe essere una proposta appetibile: Pino Galati per il comune di Reggio Calabria in cambio del sostegno a Giuseppe Raffa da parte del deputato lametino. Grandi Manovre insomma, alle quali guarda con una certa preoccupazione la coordinatrice regionale tutt’altro che rassicurata dai movimenti che si registrano tra le file dei possibili alleati. A proposito, dei compagni di viaggio, bisognerà capire come comportarsi con Giuseppe Scopelliti i cui pontieri, nonostante le smentite, rimarranno a lavoro senza pausa anche nella settimana di Ferragosto. L’ex presidente della giunta regionale, nemico storico di Foti e Raffa, sarebbe impegnato ad apparecchiare la mensa ai berluscones, alla quale non disdegnerebbe di sedere pur lontanissimo dal capotavola. In che modo? Allestendo una propria formazione, evitando i clamori derivanti da un salto netto del fossato. Opzione tanto più se la famiglia gentile continuerà a strizzare l’occhio, non si sa quanto lontano, dall’altra parte della barricata.