VIDEO | La partita si gioca tutta a Sud. Dalla Sicilia l'ex compagna del Cavaliere avrebbe chiesto una mano a Dell'Utri per sostenere il suo candidato, il giovane tesoriere del partito Stefano Benigni. Una manovra che avrebbe infastidito non poco il governatore calabrese
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Si preannuncia come un congresso vero, il primo dell’era post Berlusconi, quello che andrà in scena venerdì e sabato prossimi al Palazzo dei Congressi dell’Eur. A differenza del passato quando a contare era solo il volere del fondatore, oggi chi aspira a ruoli in Forza Italia dovrà conquistarli a forza di delegati.
Roberto Occhiuto ieri ha smentito le indiscrezioni di Repubblica che parlava di un pressing di Tajani per convincerlo a candidarsi alle Europee. Nello stessa dichiarazione, però, il presidente della giunta regionale si diceva pronto, avendo già raccolto le firme, a candidarsi alla vicesegreteria nazionale del partito «per dare una mano ad Antonio Tajani», ovviamente.
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Nemmeno il tempo di dirlo che un’altra indiscrezione rimbalza dai giornali nazionali. Secondo il Fatto Quotidiano, Marta Fascina si sarebbe messa di traverso alla corsa di Occhiuto verso la postazione numero due di Forza Italia. L’ex compagna del Cavaliere vorrebbe che quel ruolo fosse di un suo fedelissimo, con buona pace di chi pensava che la ragazza nativa di Melito di Porto Salvo fosse solo una meteora. Invece la Fascina è tornata e vuole contare nel partito. I rumors dicono che avrebbe telefonato a Marcello Dell’Utri, storico amico di Berlusconi, per chiedere sostegno in Sicilia al suo candidato alla vicesegreteria. Si tratta del giovane tesoriere del partito, Stefano Benigni, 36 anni. Promotore finanziario bergamasco, un passato da consigliere comunale a Bergamo, poi il ruolo di coordinatore nazionale giovani degli Azzurri, ora deputato e tesoriere del partito.
La Fascina sa che la partita congressuale si gioca soprattutto al Sud dove Forza Italia ha le sue ultime enclave e non potendo contare sui voti della Calabria è in Sicilia che si deve lanciare la sfida a Occhiuto.
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Secondo i retroscenisti il nostro presidente si è infastidito non poco per questa manovra. In primo luogo perché aveva un accordo con Tajani stretto, secondo quanto riportano le cronache, nella gioielleria Damiani in via Condotti. In secondo luogo perché Tajani resta in religioso silenzio, nonostante il presunto accordo appunto.
Occhiuto e Benigni ora stanno cercando consensi. Il primo può contare sull’appoggio dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, super presente nei congressi provinciali calabresi, che ha bisogno del governatore per le elezioni europee, mentre il giovane tesoriere di Forza Italia sta cercando aderenze al Sud. La sfida, se non arriverà una mediazione prima, quindi si giocherà a colpi di delegati nel congresso fissato per venerdì e sabato. Il primo congresso vero del partito, una convention le cui sorti passano proprio dalla Calabria.