VIDEO | Nella sede del coordinamento regionale a Reggio Calabria lo stato maggiore di Fi ha tirato le somme del voto di sabato e domenica. Un’occasione per il governatore anche per parlare di cosa accadrà in Regione ora che dovrà sostituire la sua vice
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Ventiquattrore dopo la sbornia elettorale che ha portato la vicepresidente della giunta regionale Giusy Princi in Europa, Forza Italia celebra la giornata dell’orgoglio azzurro, chiamando a raccolta nella sede del coordinamento regionale di Reggio lo stato maggiore del partito che tira le somme di un voto che il coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro declina in maniera assolutamente positiva, partendo dal dato che vuole la Calabria quale seconda regione in termini di percentuale per Forza Italia.
I “primati” elencati da Cannizzaro
«Siamo l'unica regione del Paese, come Forza Italia, a superare il Movimento Cinque Stelle che come sapete prevale con il suo 15% nazionale in tutte le regioni del collegio Sud. In tutte le regioni del collegio, tranne in Calabria. La stessa cosa vale per il Partito Democratico che è il primo partito del Sud con oltre il 23%. L'unica regione dove non prevale e viene superata da Forza Italia è appunto la Calabria. Quindi sono due primati che io ci tengo ad evidenziare».
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Cannizzaro però guarda anche al centrodestra: «Un altro dato significativo è che Fratelli d'Italia prevale ovunque come primo partito. Anche in Calabria prevale, però soltanto di poco meno di due punti. Questo è un dato molto significativo: siamo l'unica regione del collegio dove Fratelli d'Italia stacca di soli due punti Forza Italia».
Soddisfazione è stata espressa per il risultato nell’area del Crotonese, anche se il più lusinghiero per Cannizzaro rimane il voto nel Reggino dove si sfiora il 30%. «Il dato di Reggio città è il 29%, tra i più alti d'Italia e il più alto come città metropolitana d'Italia». Ma tra i risultati positivi si contano anche Gioia Tauro dove, nonostante il ballottaggio, Forza Italia risulta essere il primo partito. La stessa cosa vale per Montalto dove al ballottaggio ci va il coordinatore di Forza Italia.
Dopo aver espresso ottimismo per l’appendice del voto a Vibo Valentia, il tasto dolente è Corigliano Rossano, «sapevamo che non poteva essere una partita in discesa perché siamo arrivati in ritardo dove lì c'era un sindaco uscente che è un sindaco forte. Pasqualina Straface che ringraziamo per il suo impegno ha fatto una campagna elettorale bellissima rivitalizzando attraverso il partito di Forza Italia quell'area che è importante ma che chiaramente deve essere ancora di più arricchita di dirigenti».
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Occhiuto e un sempre più probabile rimpasto di giunta
Ma quella di Reggio è stata anche un’occasione per parlare di presente e futuro e soprattutto dei temi ora entrati nell’agenda politica del presidente della giunta e vicesegretario nazionale Roberto Occhiuto che dovrà rivedere qualcosa all’interno dell’esecutivo distribuendo anche qualche delega fino ad oggi trattenuta. Non prima però di aver ringraziato tutta la squadra di Forza Italia e sottolineato come ad essere decisivi sono stati l’organizzazione capillare del partito e il lavoro fatto in Regione.
Per il presidente i partiti che sono stati maggiormente puniti dal voto sono quelli che hanno fatto tutta la campagna elettorale parlando male del governo regionale. Il riferimento è al Pd: «Suggerirei a loro di strutturare una proposta politica perché evidentemente l'unica proposta politica che hanno è la pressione al presidente o al governo regionale».
Per Occhiuto non era comunque un test sul governo regionale, «perché il test sul governo regionale ci sarà alle elezioni regionali. Poi decideremo se mi devo ricandidare» dice, sentendosi rinvigorito dal voto. Tanto da dirsi contento della crescita di tutti gli alleati che sostanzialmente non cambia gli equilibri nel governo regionale e nazionale.
«I sondaggisti cominceranno a dare Forza Italia a livello nazionale stabilmente in crescita. C'è un'altra circostanza che a livello nazionale hanno considerato: è che queste elezioni hanno da un lato consolidato il peso della Schlein e del Pd, e noi dovremmo essere felici di questo, perché specialmente l'area moderata del centro sinistra è ancora più presidiabile da un partito come Forza Italia; e dall'altro ha fatto venir meno due presenze politiche che pure presidiavano quest'area, mi riferisco a Calenda e a Renzi. Per cui Forza Italia è l'unico partito che presidia quest'area molto larga tra la Schlein e Fratelli d'Italia, quindi io sono assolutamente certo che questo dato di Forza Italia oggi è un dato di partenza e che Forza Italia si candida ad essere facilmente il partito del venti per cento a livello nazionale».
Per quanto riguarda più strettamente le questioni del governo regionale Occhiuto ha ricordato che si comincerà a pensare al dopo Princi dopo la sua proclamazione: «Dovrò individuare un altro assessore e chiaramente dovrò dare a qualche assessore anche il ruolo di vicepresidente della Regione. Sapete qual è il mio modo di procedere. I nomi li chiederò quando avrò ben chiaro il quadro. Poi vorrei utilizzare quest'occasione anche per liberarmi di alcune deleghe che ho trattenuto. Quella fase si sta concludendo nel senso che le questioni macro sulle quali stavo lavorando sono tutte ben avviate, quindi credo che nell'occasione la scelta di chi sostituirà Giusi Princi cercherò anche di assegnare alcune deleghe che ancora sono in capo a me. Per fare tutto questo dovrò avere in mente anche i profili giusti, ne parlerò con i partiti come è giusto che sia, ci sono rapporti straordinari con i partiti che compongono la mia coalizione, sia nazionali che regionali. Il mio modo di procedere non è quello di fare la giunta guardando al Cencelli, quindi, vorrò fare prima una valutazione preventiva di quello che deve essere l'assetto della giunta. E poi mi farò com'è giusto aiutare dai partiti a far prendere forma a questa mia visione della giunta che dovrà aiutare e dovrà governare nei prossimi due anni e mezzo».
Princi: «Abbiamo parlato di temi»
Da parte sua Giusi Princi raccoglie un risultato straordinario con un conteggio finale che la potrebbe fare arrivare a sfiorare le 90 mila preferenze, con la certezza che solo con i voti calabresi sarebbe comunque stata eletta
«Sono soddisfatta della campagna che abbiamo condotto e nella quale si è parlato di temi e che ha fatto la differenza perché la gente l'ha apprezzato. Una campagna nella quale il cuore della gente è stato con noi perché abbiamo visto tanto entusiasmo, tanta appartenenza, tanto ritrovarsi in un progetto, che andrà appunto a caratterizzare, non soltanto per i prossimi due anni e mezzo, nei quali daremo concretezza a quello che abbiamo programmato, ma che andrà a caratterizzare si spera il futuro della Calabria, con questa importante squadra. Ringrazio anche il mondo della scuola che è stato presente coralmente perché sappiamo come l'istruzione deve essere il vero ascensore sociale del cambiamento e quanto il merito le competenze devono caratterizzare la futura nuova classe dirigenziale e politica di un partito che appunto ci sta rinnovando».