L’ex vice sindaco replica al presidente della Provincia e spiega che si tratta di risorse per la riqualificazione delle aree urbane ottenute anni fa
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E’ polemica sull’annuncio del presidente della Provincia Sergio Abramo dei trenta milioni di euro destinati alla città di Lamezia Terme. A replicare è l’ex vice sindaco ed ex assessore delle giunta Speranza, Milena Liotta secondo la quale «quanto comunicato dal Presidente della Provincia Abramo, non riguarda un nuovo finanziamento, ma la conferma dell’importo di 30 milioni di euro, che il Ministero delle Infrastrutture aveva già destinato al piano “Sara” proposto dalla Giunta Speranza, i cui lavori non hanno avuto inizio a causa dei gravi ritardi della giunta comunale di centrodestra, che peraltro ha rivisitato il progetto originario in maniera del tutto inadeguata alle finalità della rigenerazione urbana del quartiere Savutano».
«Si tratta - spiega Liotta - dei fondi di cui al D. L. 83/2012, già individuati a suo tempo con l’obiettivo di avviare un programma dedicato alla riqualificazione delle aree urbane, definito il “Piano nazionale per le città” quale sommatoria dei “Contratti di valorizzazione urbana”, autonomamente elaborati dalle amministrazioni comunali, da finanziare tramite il “Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per le città” nel quale sono confluite le risorse, non utilizzate o provenienti da revoche, già destinate all’edilizia residenziale pubblica».
«La Giunta Mascaro – incalza poi la democrat - con la “regia” del centrodestra ha riapprovato un nuovo Quadro tecnico-economico (un mero elenco di spesa), senza una benché minima idea progettuale che rischia di tradursi in un vero e proprio flop, disattendendo completamente le finalità del finanziamento, con il grave risultato di creare un vero e proprio ghetto piuttosto che individuare soluzioni per la rigenerazione urbanistico-edilizia e sociale del quartiere». «Un’opportunità unica per la città che ancora può essere recuperata – aggiunge - nonostante, anche la commissione straordinaria, non debitamente supportata dalla dirigenza comunale, fosse stata tempestivamente informata sulla valenza sociale e urbanistica del progetto oltre un anno fa, durante il primo incontro con la delegazione del Partito Democratico».
«Ora il comma 951 dell’art. 1 della Legge finanziaria 2019 prevede un intervento di surroga per il completamento del Piano “Sara”. A tal fine - aggiunge la Liotta - viene prevista, per l’inerzia realizzativa, sentito il Comune stesso, la nomina di commissari, con oneri a carico delle risorse destinate dal Piano. Un Comune, quello di Lamezia, insomma, destinato ad essere super-commissariato, a causa del centrodestra».
«In conclusione – spiega l’ex vice di Speranza - si tratta di riprendere la soluzione, ovviamente da perfezionare, elaborata durante l’attività amministrativa della giunta Speranza, con lo scopo irrinunciabile di ottenere una vera e propria rigenerazione urbana che abbia come elemento strutturante un miglioramento funzionale della città. Per non perdere ulteriore tempo - conclude - bisogna partire subito dal progetto del Piano “Sara” elaborato dall’arch. Molinaro e dall’ing. Sena, in cui sono individuabili aspetti urbanistici e funzionali indispensabili per ottenere ricadute e effetti positivi diretti, sia sull’intero quartiere di Savutano che sull’intera città. Lamezia mantiene alta l’attenzione sulle questioni che riguardano il proprio territorio e i territori del comprensorio al fine di una azione politica e amministrativa sempre finalizzata al bene comune».