In vista delle imminenti elezioni, la Lega chiede il monitoraggio e il controllo del voto in Calabria. È quanto riferisce una nota stampa a firma del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno: «Nel mentre tanti personaggi cercano di imbonire i calabresi con menzogne e allusioni – si legge - la Lega si è rivolta, da tempo, al Presidente della Repubblica, ai ministri degli Interni e della Giustizia, oltre che alla Autorità giudiziaria locale affinché vi sia un controllo reale del consenso, durante la campagna elettorale».

Per il commissario «è notorio che la Lega sta combattendo una battaglia di vera legalità per cercare di raddrizzare la situazione in Calabria e per un effettivo cambiamento. Ha fatto di tutto per evitare che si continuasse nel balletto di candidati sponsorizzati e sostenuti dalla ‘ndrangheta o da lobby di potere ed affaristiche. Tale incessante attività ha, naturalmente, irritato tanti ed è partita una campagna mediatica di pochissime testate per cercare di delegittimare il lavoro svolto». Tuttavia «non può non dimenticarsi, però, che il vero problema della Calabria non è il nome o le parentele, vicine o lontane, ma chi sostiene questo o quel candidato».

A giudizio di Saccomanno «è rilevante, pertanto, controllare le modalità di svolgimento della campagna elettorale, in quanto questo è il momento in cui si consacrano gli accordi e i consensi. Oggi – sottolinea - ci troviamo dinnanzi ad una competizione elettorale che metterà a confronto tanti candidati ed ove ognuno spera di poter essere eletto, con la evidente conseguenza, per come anche riferito dal dottor Nicola Gratteri, che ognuno farà di tutto per poter vincere. Ovviamente anche i patti con il diavolo».

 Pertanto, a parere della Lega è necessario, anche, «controllare le precedenti elezioni per rendersi conto di dove certi candidati hanno ricevuto il massimo consenso. Un riscontro che potrà far individuare i territori massimamente infiltrati e condizionati». Invero, ci sono stati paesi ove «questi candidati e certi partiti hanno ottenuto percentuali bulgare» Saccomanno, ha chiesto, espressamente, «che si faccia di tutto per monitorare il voto e per snidare i collegamenti tra la ‘ndrangheta e la classe politica che utilizza tali canali».