Una decisione già presa quella sulla candidatura alla presidenza della Regione Calabria da parte del centrodestra e di Forza Italia. Il capogruppo degli azzurri alla Camera Roberto Occhiuto non ha dubbi sulla scelta già annunciata da Silvio Berlusconi prima e da Antonio Tajani poi e che sarà formalizzata al tavolo del centrodestra non appena si riunirà per affrontare tutte le questioni legate alla prossima tornata elettorale.

«Calabria pratica chiusa»

«Credo che la Calabria possa considerarsi una pratica chiusa – dice Occhiuto intervistato in diretta sulla pagina facebook di Lacnews24 – Dal mio osservatorio che mi consente di parlare con i leader degli altri partiti non vedo grandi problemi. Certo, nessuna candidatura né per Napoli, né per Milano, né per Roma, Torino per Bologna non è stata definita dal tavolo nazionale del centrodestra e quindi non è stata definita neanche quella per la Calabria. Ma mi pare che nessuno metta in discussione la titolarità di Forza Italia a indicare il candidato e nessuno in Fi mette in discussione la titolarità di Berlusconi ad indicare il candidato e Berlusconi lo ha fatto e lo ringrazio per averlo fatto».

Per quanto attiene invece il perimetro della coalizione Occhiuto annuncia che già nove liste sarebbero pronte a sostenerlo e un’attenzione particolare nella loro formazione per evitare possibili infiltrazioni.

9 liste

«Noi faremo nove liste e il fatto che le elezioni siano state spostate consentirà di fare ulteriori approfondimenti sulla qualità dei candidati. Ne ho già parlato con il coordinatore regionale del partito: faremo Liste inattaccabili e avremo una soglia dell’attenzione massima possibile. Se abbiamo da un lato il Pd di Irto e dall’altro il sindaco di Napoli possiamo fare una campagna elettorale serena senza avere nessuna tentazione e concedendoci la libertà, che ci deve essere sempre, di chiedere voti guardando ai posti in cui si chiedono i voti e a chi si chiedono».

Occhiuto chiarisce poi la titubanza ad accettare l’incarico di capogruppo di Forza Italia alla Camera, quando su facebook scrisse «preferisco la Calabria» rifiutando l’incarico.

«Continuo a preferire la Calabria – dice Occhiuto - appena Mariastella Gelmini è diventata ministro c’era da scegliere il nuovo capogruppo e ho avuto una richiesta perfino emozionante da parte dei colleghi parlamentari. Non era stabilita ancora la data del voto in Calabria e non mi sembrava corretto fare il capogruppo mentre dovevo dedicarmi alla campagna elettorale. Poi è successo che le elezioni sono state rinviate a fine settembre e allora sia il presidente Berlusconi che Tajani e gli altri parlamentari mi hanno chiesto di assumere le funzioni nella pienezza del ruolo e l’ho fatto precisando che lo farò fino a quando non inizierò la campagna elettorale».

Le priorità del prossimo governo regionale

Tra le priorità da affrontare dal prossimo governo regionale la sanità, i trasporti e gli investimenti del Recovery Plan. «Il prossimo governo regionale dovrà aiutare il Commissario alla sanità per fare un rilevazione del debito e chiedere allo Stato di azzerarlo o diluirlo. Una norma che consente lo spalmamento esiste già l’ho fatta inserire io nella legge di bilancio. Servono poi strutture e mezzi per dare la possibilità di investire sulla medicina del territorio che è assente e spesso ingolfa la rete ospedaliera. Bisogna riordinare anche la rete privata e incoraggiare solo le eccellenze. Si dovrà intervenire sul Recovery Plan – ha detto ancora Occhiuto - il procedimento giusto è iniziato con le linee generali, ma bisogna intervenire per inserire le opere come la 106, il porto di Gioia Tauro e la Zes. Molto da fare c’è anche sui trasporti e la mobilità. Vorrei che il prossimo presidente della Regione chiami Ferrovie per dire che abbiamo treni regionali più scadenti rispetto alle altre Regioni. O si rivede il contratto di servizio oppure si mettono a gara queste attività e se nessuno viene si chiama Ferrovie della Calabria per fare il servizio».