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"Dopo le elezioni sarà necessario che tutte le forze politiche responsabili, dalle loro rispettive posizioni, esprimano coesione istituzionale. La Calabria è una polveriera con drammi occupazionali e sociali che non potranno essere gestiti a colpi di maggioranza, afferma Gentile. “ Penso , aggiunge, che negli anni si sia sbagliato a governare dando la colpa a chi aveva governato prima e senza assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Con Nico D'Ascola abbiamo scelto la strada dell'autonomia e della governabilità cercando una legittimazione elettorale proprio sulla strada della difesa del lavoro, della famiglia, dei diritti. È una strada che apre alla discussione tra le forze serie di questa Regione, che deve diventare un caso nazionale”.
“Senza un aiuto serio da parte di Roma , continua l'attuale assessore regionale ai Lavori pubblici, che preveda un sostegno per superare il precariato storico, il commissariamento infinito di ambiente e sanità e senza atteggiamenti di forte responsabilità, non ne usciremo. È necessaria una stagione simile a quella vissuta dalla Lucania sulla gestione dei fondi comunitari e anche un sussulto di orgoglio: Roma può e deve chiederci di fare pulizia degli sprechi ma non può e non deve commissariarci. Se un medico lavora come precario da anni perché non dobbiamo stabilizzarlo? Il suo costo diventerà storico e paradossalmente diminuirà".
“Alternativa Popolare si colloca al centro tra le contrapposizioni senza senso fra i poli, conclude Gentile , che non producono sostenibilità. Tutte le forze politiche meritano rispetto, ma il quadro complessivo della Calabria non varia se non si dimostra di avere la capacità di proporre e non solo di abbattere”.