VIDEO | Il candidato alla presidenza ha incontrato a Vibo i suoi sostenitori nella corsa alla guida della Regione: «Rinvio grande danno. Basta pensare al Recovery, la Calabria è come una squadra che parte con 30 punti di penalità»
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«Una grande avventura politica fatta di passione e di legami con questa terra», ma anche «un laboratorio politico» e una risposta «al consociativismo che ha caratterizzato in negativo la Calabria in questi anni».
Luigi de Magistris torna a Vibo Valentia per ribadire i principi cardine di una candidatura, la sua, che punta a scardinare un sistema politico che appare inveterato in un’alternanza tra destra e sinistra che, nei fatti, ha condannato la Regione all’immobilismo e alla marginalità.
«La nostra – spiega l’ex pm in un’intervista rilasciata in esclusiva a LaC News24 – è l’alternativa che parla a tutti i calabresi. Rottura del sistema e capacità di governo per una regione che non ne può più di questa umiliazione dei diritti e che ha bisogno di persone oneste. Insieme a tante donne e tanti uomini proviamo a dare corpo a questa voglia di riscatto».
La Calabria laboratorio
«Qui – prosegue il sindaco di Napoli – esistono storie coerenti e credibili di un Sud che non vuole più essere periferia ma centralismo di un nuovo modello politico fatto di un’alternativa etica, culturale, sociale ed economica. Che metta al centro le persone, l’uguaglianza, la fratellanza, la lotta alla criminalità organizzata di cui ormai non si parla più. È una grande sfida – ribadisce – e il governo deve capire che la Calabria non andrà più a Roma con il cappello in mano».
Il rinvio a settembre e il “legittimo sospetto”
Settembre, però, è ancora lontano e gli scenari politici sono mutevoli. Quel rinvio dell’appuntamento elettorale, per de Magistris, è rivelatorio delle difficoltà che agitano le cordate avversarie e rischia di trasformarsi in un boomerang per la Calabria. «Il rinvio delle elezioni è un grande danno, pensiamo solo al Recovery fund. Tutte le Regioni si stanno organizzando mentre la Calabria, con Spirlì che già è inadeguato di per sé, non è stata in grado di presentare progetti adeguati. La Calabria arriverà alle elezioni come una squadra che ad inizio campionato si presenta con 30 punti di penalizzazione. Noi ci faremo trovare pronti lo stesso, la sconfitta per loro è solo rimandata».
Il «legittimo sospetto», per il candidato governatore, è che il rinvio non sia dettato solo dalla pandemia. «Stanno tutti in difficoltà – dichiara -. Il centrodestra deve recuperare lo squallore politico di Spirlì; il centrosinistra viene dalle dimissioni del suo segretario nazionale; i cinquestelle sono passati da “mai con la Lega” a governare con la Lega, da “mai col Pd” a governare con il Pd, e così via. Evidentemente hanno tutti bisogno di tempo. Questo non è rispettoso per una terra che merita altro. Quindi, il mio appello a tutte le persone che militano in questi partiti è questo: è venuto il momento di cambiare, mostrare di essere liberi, togliersi i guinzagli».
«Vibo sarà centrale nel riscatto della Calabria»
In compagnia di Antonio Lo Schiavo, candidato di punta della sua lista nel collegio centrale, Luigi de Magistris richiama poi l’importanza di un territorio che condensa in sé i mali di un’intera regione.
«Io devo unire la Calabria nelle sue diversità – precisa -, non c’è un luogo che mi sta più a cuore di altri. Però qui a Vibo Valentia ho voluto dare segnali forti, scegliendo candidature importanti. L’immagine che è venuta fuori a Presa diretta non fa onore a questa città, fatta di tanti uomini e tante donne che non appartengono a quell’immagine della borghesia mafiosa e del malaffare. La Calabria è ricca di risorse umane a cui bisogna dare voce e Vibo sarà centrale per il suo riscatto»