VIDEO | Il Pd ancora incerto sulla candidatura politica o civica resta in attesa delle decisioni dei Cinque Stelle sulla possibile coalizione. Nel frattempo il sindaco di Diamante saggia il terreno per una sua eventuale discesa in campo
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
L’accelerazione sulla data del voto per le prossime regionali che il centrodestra è intenzionato a fissare per il prossimo 14 febbraio ha cambiato l’agenda del centrosinistra e del Pd chiamato a riorganizzarsi con rapidità. Si dovrà aspettare ancora qualche giorno perché il presidente ff Nino Spirlì le convochi ufficialmente, ma al momento i partiti spingono perché si scelga la prima data utile delle finestra concessa dal governo nazionale.
Prima conseguenza per il Pd è stata il congelamento del congresso, complice anche l’emergenza Covid, e la conferma nel ruolo del commissario Stefano Graziano che sarà affiancato da una cabina di regia per la compilazione delle liste.
Il secondo punto in discussione adesso è il perimetro della coalizione che i colonnelli si immaginano più larga possibile e che possa comprendere le civiche, la sinistra di Articolo Uno, Italia Viva e i Cinque Stelle. Da questo punto di vista si aspettano le decisioni di Luigi Di Maio e compagni agli stati generali di domenica dove sarà discusso anche l’assetto da assumere alle prossime competizioni elettorali.
Novità si registrano invece da Italia Viva che sarà sicuramente presente con una lista al contrario dell’ultima tornata elettorale e che avrebbe intenzione di sedersi al tavolo delle trattative per proporre un proprio nome. L’aspirante del partito di Matteo Renzi non è altri che il senatore Ernesto Magorno diventato da poco responsabile nazionale degli Enti Locali per il partito.
Una complicazione in più per i democrat che rimangono ancora in bilico anche sulla scelta del possibile candidato che potrebbe essere un civico nel caso di coalizione allargata con i Cinque Stelle dentro o un politico nell’ipotesi di coalizione più ristretta.
La pista civica, stavolta, però sarà valutata con maggiore attenzione e prudenza per non cadere in nuovo flop come avvenuto con la candidatura di Pippo Callipo. I nomi sul tappeto al momento sarebbero quelli dell’imprenditore antimfaia Nino De Masi e del rettore della Sapienza, di origine cosentina, Eugenio Gaudio.
Sul fronte politico, all’interno del partito è sempre più attivo Antonio Viscomi che si è fatto sentire già con diversi consiglieri regionali per confermare la propria disponibilità ad una candidatura e sta usando tutti i suoi buoni uffici romani per arrivare all’obiettivo. Un passo indietro rimangono sempre Carlo Guccione e l’ex presidente del Consiglio Nicola Irto nell’attesa delle ulteriori evoluzioni dello scenario.
LEGGI ANCHE
Elezioni regionali, Tansi: «Liberiamo la Calabria dai papponi incapaci»
Elezioni regionali, Calabria al voto tra febbraio e aprile 2021: la decisione del Cdm
Elezioni regionali, in Fi l’asse tra Occhiuto e Mangialavori per arginare Gallo e Abramo
Elezioni regionali, Fdi: «Candidatura si decide a Roma ma pronti a fare il nome di Wanda Ferro»
Elezioni regionali, a sinistra spunta il nome di Arcuri ma Viscomi tesse la sua tela