Dura presa di posizione del Partito democratico contro al leader della Lega: «Chieda conto alla presidente Santelli, è sua la responsabilità per la situazione in cui si trova la città ridotta sul lastrico dal malgoverno dei suoi amici»
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«Invece di inscenare una delle sue solite pagliacciate di pessimo gusto, Salvini chieda conto non al prefetto e al sindaco di Reggio Calabria, ma alla presidente della Regione Santelli, con la quale governa e di cui è la responsabilità per la vergognosa situazione nella quale si trova la città distrutta e ridotta sul lastrico dal malgoverno dei suoi amici».
È la durissima replica della federazione provinciale del Partito democratico di Reggio Calabria alle dichiarazioni del segretario della Lega dopo la visita in un quartiere periferico reggino invaso dai rifiuti. «Con questa indegna sceneggiata, Salvini cerca di distogliere l’attenzione all’indomani della scoperta del boicottaggio in atto nella raccolta dei rifiuti nella città di Reggio, di cui tutti i cittadini, a cominciare dall’amministrazione comunale, sono vittime. Al termine di un tour calabrese in cui, come un disco rotto, ha continuato ad avvelenare il dibattito pubblico con luoghi comuni, razzismo, xenofobia, affermazioni inqualificabili e banalità di ogni sorta, l’uomo del Papeete che ha gettato fango sui calabresi per una vita, adesso viene a confondere le acque, attribuendo al Comune una responsabilità che è esclusivamente della Regione Calabria».
«L’unica cosa chiara a tutti – conclude il Pd – è il suo enorme nervosismo perché sa che i reggini non sono stupidi e alle elezioni comunali del 20 e del 21 settembre sapranno distinguere tra chi con serietà sta cercando di risollevare la città e chi invece pensa che le persone abbiano l’anello al naso. Questa è la cosa che ci offende di più: la sua mancanza di rispetto verso l’intelligenza dei reggini».