I due candidati alla fascia tricolore intervistati su programmi e urgenze a pochi giorni dal banco di prova rappresentato delle urne
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Si torna alle urne anche a Falerna il prossimo 26 maggio. Abbiamo messo a confronto due dei tre candidati alla poltrona di sindaco. Si tratta di Angelino Renne, ex vice sindaco, candidato con la lista “Patto per Falerna” e di Daniele Menniti, espressione del movimento di opposizione “Fermare il declino” coordinato da Giuseppe Perri, già direttore provinciale dell'Asp di Catanzaro. Non abbiamo ricevuto disponibilità all’intervista da parte del terzo candidato Sergio Ibisco.
La sfida elettorale
Chiediamo ad entrambi che cosa li abbia spinti a buttarsi in questa sfida elettorale rincorrendo la fascia tricolore. «Da vice sindaco uscente ho accettato di candidarmi a sindaco per dare continuità all’azione amministrativa intrapresa cinque anni fa – spiega Renne - rilanciandola con più efficacia e determinazione, spinto e sostenuto da questo nuovo gruppo di giovanissimi aspiranti consiglieri, che hanno deciso di mettere a disposizione della comunità falernese le proprie esperienze e capacità, affinché, si possa scrivere nel prossimo quinquennio una pagina importante della storia del nostro comune».
Diverso l’approccio di Menniti: «La situazione attuale in cui versa Falerna, necessita di interventi straordinari intercettando le tante risorse a disposizione nei Programmi Pon, H2020 e Por, al fine di sostenere sia la progettazione dell'ente comunale che quella delle imprese private e dei cittadini.In qualità di professore ordinario dell’Unical, assieme ad altri candidati che già collaborano da anni con me, quotidianamente produciamo progetti di successo a valere su questi fondi e riteniamo opportuno mettere a disposizione le nostre competenze affinché, in maniera completamente gratuita, sia possibile stabilire un rapporto tra Università e il territorio a supporto delle pubbliche amministrazioni locali, degli imprenditori e dei singoli cittadini». «Ritengo, insomma, che senza una forte iniezione di finanziamenti pubblici, sarà difficile d'apprima arrestare e poi invertire la fase di declino in cui è piombata Falerna».
I punti del programma
Chiediamo poi ai due candidati quali siano i punti centrali del loro programma. «Proponiamo di improntare l’azione amministrativa all’insegna dell’equità sociale, in cui gli individui si possano sentire liberi e realizzati in una comunità che li vuole valorizzare e tutelare nei diritti. All’insegna di questo sistema di valori – ci dice Renne - crediamo che sia nostro dovere preservare i beni comuni che costituiscono il patrimonio da consegnare alle prossime generazioni, rispettando l’ambiente e adottando modelli di sviluppo sostenibili». «L’amministrazione comunale dovrà costruire il suo futuro sulla memoria del suo passato e delle sue dignitose fondamenta sociali e culturali, ma facendo un salto di qualità e proiettandosi - spiega ancora - in un futuro innovativo, improntato a valorizzare i cittadini e a curare il territorio sulla base di una cultura ambientalistica. Vogliamo innovare in maniera radicale le politiche di welfare, culturali, sociali e occupazionali del nostro territorio».
Anche in questo caso l’approccio alla riposta di Menniti è diverso. Il docente dell’Unical ci spiega di voler subito prendere contezza delle risorse di bilancio, di eventuali passività da risanare e della gestione delle entrate comunali avviare un’azione energica di risanamento ambientale dal punto di vista igienico sanitario dei luoghi turistici, colmare, nel breve periodo, le carenze del personale, soprattutto della polizia municipale, chiedere ai cittadini una particolare collaborazione per avviare iniziative di cittadinanza attiva al fine di valorizzare le ricchezze ambientali e gli altri beni comuni di cui il territorio è ricco, avviare una programmazione concreta per agganciare alcune iniziative di sviluppo del paese legate alla programmazione comunitaria e ad altre opportunità che provengono da specifiche normative nazionali e regionali per agganciare risorse finanziarie aggiuntive. E poi ancora creare le condizioni per uno sviluppo endogeno. «Vogliamo fare di Falerna Paese – afferma Menniti - e di Castiglione un novello “Quisisana” dove la gente in pensione verrà per godersi la propria anzianità come una seconda vita».
Le urgenze da affrontare
Ci sono poi le urgenze, quelle a cui mettere subito mano. Renne ci spiega di avere già redatto un cronoprogramma dei primi cento giorni di amministrazione. «L’obiettivo principale - afferma - è quello di ridurre al minino i disagi dei cittadini. Bisogna nell’immediato, considerato l’avvento della stagione estiva, ottimizzare ed efficientare i servizi idrici e di pubblica illuminazione, nello stesso tempo potenziare la raccolta differenziata ed occuparsi del decoro urbano».
«Siamo già in fase di avvio gara per un sistema di video sorveglianza diffuso su tutto il territorio, concreta soluzione per tutelare l’immagine pulita ed ospitale del paese e soprattutto per la sicurezza personale dei cittadini. Allacciare - continua - subito rapporti con associazioni di settore turistico, culturale e di spettacolo per stilare in tempi brevi un cartellone estivo, comprendenti manifestazioni da effettuare per tutti i centri, affinché il nostro paese possa essere una vetrina importante tale da far confluire un numero consistente di persone che possano dare respiro ai commercianti falernesi». «Formare una task force di tecnici da attivarsi per intercettare i fondi europei, nazionali e regionali. E’ anche necessario – conclude Renne - affrontare la sfida di una efficace riorganizzazione interna, anche attraverso un processo di riqualificazione del personale, valorizzando le professionalità acquisite».
Parte invece da «un piano di interventi straordinari di pulizia e risanamento ambientale, compatibile però con le risorse che, soprattutto in questo primo anno, ritengo saranno scarse per le incomprensibili scelte attuate negli ultimi anni che hanno provocato il prosciugamento delle casse comunali» Daniele Menniti. «Le elezioni si svolgeranno il 26 maggio prossimo e dopo pochi giorni inizierà la stagione estiva. Sarà difficile, se non impossibile, persino riuscire ad organizzare un cartellone di iniziative culturali e di intrattenimenti adeguati all’inizio della stagione turistica. Ma siamo certi - confida il candidato - che con la collaborazione delle numerose associazioni presenti sul territorio e, perché no, concordate anche con i comuni limitrofi, si potrà dare nell’immediato qualche segnale positivo».