VIDEO | L'aspirante sindaco come risultato alle elezioni si attende «un risveglio delle coscienze». E poi la strigliata ai cittadini «anche loro hanno responsabilità. Sono stati indolenti e inerti»
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«Come risultato mi aspetto qualche coscienza risvegliata perché Catanzaro è una città addormentata che non ha consapevolezza di se stessa e io ho cercato di fare da grillo parlante». Una candidatura fuori dai partiti, fuori dagli schemi. Quasi una provocazione in una campagna elettorale che si avvia alle battute finali.
Antonio Campo, outsider della politica, non si prefigge obiettivi in termini percentuali ma vuol fare da pungolo: «La gente ha tutto il diritto di essere arrabbiata - dichiara - però ha anche le proprie responsabilità perché i catanzaresi spesso e volentieri sono stati indolenti e inerti. Si sono girati dall'altra parte rispetto a scelte fatte dalla politica senza minimamente protestare. Quindi hanno anche loro le proprie responsabilità».
In questa campagna elettorale si è tenuto ben distante dall'agone politico, tradizionalmente inteso, nonostante le mani tese dai competitori: «Mi hanno sollecitato più o meno tutti - rivela il candidato a sindaco - chiedendomi un passo indietro in appoggio a ciascuno dei vari contendenti. Io non sono sceso in politica per ottenere un risultato personale, quindi un incarico o un assessorato ma veramente soltanto per svegliare la città, ho semplicemente declinato quel tipo di offerta e sono andato avanti per la mia strada sapendo probabilmente che non andrò lontano».
E anche in caso di ballottaggio, il candidato dichiara apertura ma con distinguo: «Nel caso in cui - specifica - qualche candidato a sindaco in ballotaggio dovesse aprire al progetto strategico noi lo guarderemo con occhi benevoli. Fare accordi è una cosa ben diversa ed è più impegnativo. Non faremo accordi ma certamente staremo attenti per capire cosa accadrà».