Una sorta di corpo a corpo sull’eredità del ventennio abramiano, quello che si è consumato nell’ennesima effervescente puntata di Pubblica Piazza, il talk condotto da Pasquale Motta, che ha ormai tagliato il traguardo dei due mesi di messa in onda dalla ripresa nel marzo scorso. Duellanti principali, stavolta, il vulcanico Vincenzo Speziali (sostenitore, quasi ultrà, del candidato a sindaco di Catanzaro Antonello Talerico) e l’assai più compassato Fabio Guerriero (in rappresentanza del fronte pro Valerio Donato) con, per la verità, il primo che ha a più riprese cercato di sollecitare il contendente (eufemismo!) sullo stesso immancabile delicato tema relativo a chi si fa carico della storia recente di Palazzo De Nobili, da alcuni esaltata e da molti altri viceversa esecrata. Un argomento che tiene banco nelle Comunali 2022 del capoluogo calabrese con, nelle vesti di inevitabile convitato di pietra, appunto Sergio Abramo.

Che, per quanto lo riguarda, sembrerebbe orientato, quantomeno a titolo personale, per una reunion con il vecchio “eterno” amico-rivale Mimmo Tallini sotto le insegne di Talerico. Ma resta il dato che, come detto dall’altro ospite di Motta, Fabio Celia (segretario cittadino e neocandidato nella lista democrat, dalla parte di Nicola Fiorita), ben venti consiglieri e sette assessori uscenti saranno nel gruppo donatiano. Concetto ripreso dall’esponente dello schieramento in favore di Francesco Di Lieto, Massimo Adria, anch’egli presente in studio. Che ha richiamato l’attenzione sul fatto di «vivere una città in cui si è persa la centralità in diversi settori nevralgici. E che, rispetto agli anni ‘80, ha compiuto enormi passi indietro dall’economia allo sport. Persino nell’amato calcio».

Parola di Adria, lo si ribadisce, che ha cercato di riportare la discussione su quanto serva adesso con l’immediata risposta di Celia sull’intendimento del centrosinistra di intervenire su questioni concrete e di grande rilievo quali la riconnessione dei quartieri, ma anche il tentativo di ridare slancio a Lido e rinnovato impulso alle attività produttive e commerciali del capoluogo nella sua interezza. Idee che ha per così dire mutuato Adria, mettendo l’accento su un elemento secondo lui decisivo: «Dover partire sempre dalle esigenze del popolo catanzarese». Che ormai - è stato peraltro ricordato - si è disaffezionato alle vicende gestionali del Comune, considerato come nel 2017 Abramo l’abbia spuntata con “appena” 21mila voti a fronte di un corpo elettorale di 80mila unità.

Considerazioni che Speziali ha liquidato, parlando di un Abramo magari non eccellente politico però di sicuro ottimo amministratore, capace di tenere i conti in ordine e di realizzare varie opere pubbliche di notevole impatto. Pubblica Piazza, tuttavia, per mission si occupa di molti temi, spaziando fra i problemi della gente come, ad esempio, Sanità e tutela dell’ambiente. Ecco allora come le battute iniziali del programma siano state dedicate alla costituzione della cosiddetta Multiutility da parte della Regione, che ha d’un tratto “reso superati” gli Ato su faccende chiave come rifiuti e acqua.

Decisione assunta dal governatore Roberto Occhiuto che ha provocato una levata di scudi nei maggiori centri della Calabria e dei medesimi sindaco, i quali tramite il presidente dell’Anci regionale Marcello Manna ha espresso forti riserve. Critiche a cui ha fatto eco il collega, primo cittadino di Montalto, Pietro Caracciolo.

Ecco la puntata: