«È una sfida esaltante, difficile, complessa ma che vinceremo non tanto il 3 e 4 di ottobre ma quando cominceremo a governare e cambieremo questa regione». A dirlo il candidato presidente alla Regione Calabria del centrodestra Roberto Occhiuto, arrivando alla Corte d'appello di Catanzaro dove i suoi delegati hanno presentato la documentazione per ufficializzare la candidatura.

Occhiuto sarà sostenuto da 7 liste, Fi, Forza azzurri Occhiuto presidente, Lega, Fdi, Udc, Coraggio, Noi con l'Italia. «Sono liste molto radicate - ha detto Occhiuto -, con professionisti, dirigenti politici di qualità. Ci sono stati anche dei sacrifici e ringrazio soprattutto quelli che hanno ritirato la loro candidature dimostrando di volere scommettere anche loro, pure dall'esterno, su un centrodestra rigenerato».

Occhiuto ha anche smorzato alcune polemiche sulla presenza di familiari di candidati esclusi. «La Commissione antimafia non aveva posto alcun veto. Soltanto due erano i candidati giudicati, per così dire, inopportuni dall'Antimafia e li abbiamo esclusi e non ci sono familiari di questi candidati. Ci sono altri dirigenti politici. E poi il fatto che non si possa fare politica perché un familiare ha fatto politica prima mi sembra inconcepibile».

«Non mi farò condizionare da nessuno»

«Stiano tranquilli i calabresi - ha aggiunto - che avranno un presidente che non si farà condizionare da nessuno, che ha svolto a livello nazionale un incarico complesso, difficile come quello di capogruppo di Fi. Nel gruppo ho ministri, ex ministri, eppure ho sempre svolto questo compito con autorevolezza ed equilibrio, quindi non mi preoccupa dovermi confrontare con nessuno. Rispetto tutti ma pretendo rispetto da tutti e credo di averlo dimostrato anche nella fase di redazione delle liste. Devo ringraziare il coordinatore regionale di Fi Giuseppe Mangialavori che ha creduto in questo progetto dall'inizio e mi ha dimostrato sempre grande sostegno e mi ha aiutato nelle scelte più complesse. Io sarò quello che si assume la responsabilità delle scelte di governo e mi assumo anche la responsabilità delle scelte compiute nella fase di compilazione delle liste ma ringrazio quanti, come Beppe, mi hanno dato una mano preziosa e sicuramente me la daranno anche dopo». «In campagna elettorale - ha concluso Occhiuto - sto parlando solo dei problemi e delle soluzioni che immagino, mi auguro gli altri facciano la stessa cosa. Sarà una campagna come le altre, magari ci sarà anche qualche asperità ma abbiamo spalle larghe ed esperienza per sapere che questo succede. Dopo, quando cominceremo a governare chiederò anche agli altri candidati presidente di darmi una mano se lo vorranno».

«Non sappiamo a quanto ammonta il debito sanitario»

Inevitabile, poi, un passaggio sulla sanità calabrese, tema che domina la campagna elettorale di tutti i candidati. «La sanità è una priorità – ha detto Occhiuto -, chiederemo subito al governo di assegnare la sanità di nuovo ai calabresi. Il presidente della Regione si occuperà direttamente della sanità».
«Sul debito sanitario – ha poi aggiunto Occhiuto - c'è già un emendamento che porta la mia firma ed è legge, prevede la possibilità di utilizzare un'anticipazione della Cassa Depositi e Prestiti per ripianare tutto il debito sanitario in 30 anni con un tasso di interesse dell'1-2, oggi paghiamo un tasso di interessi del 5%. Il problema è che oggi non sappiamo a quanto ammonta il debito sanitario. I commissari in undici anni di commissariamento - ha riferito il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione - non sono riusciti a quantificarlo, ci sono aziende che addirittura non hanno chiuso i bilanci. Noi chiederemo al governo di mandarci non più commissari ma tecnici della ragioneria dello Stato che insieme alla Guardia di finanza possano chiudere i bilanci delle aziende e quantificare il debito. Poi chiederemo anche al governo di farsi carico direttamente della quota di debito prodotta dai commissari in questi anni perché in quegli anni l'assessore alla sanità non è stato un calabrese ma il ministero della Salute. Chiederemo poi al governo – ha concluso Occhiuto - di poter assumere personale sanitario a tempo indeterminato così come avviene nelle altre Regioni, altrimenti non ci si può lamentare del fatto che la Calabria abbia un sistema sanitario che non è al pari delle altre Regioni»