VIDEO | Il presidente della Liguria fonda il partito Coraggio Italia a cui aderiscono subito 12 parlamentari azzurri. Barcolla la leadership di Tajani. Nel centrodestra accordi elettorali da riscrivere
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Diventa sempre più profonda la crisi che rischia di fare implodere Forza Italia. Il calo di consensi e la crescita del fronte sovranista della Lega di Matteo Salvini e soprattutto di Giorgia Meloni che si contendono la leadership e la malattia di Silvio Berlusconi che non riesce più ad essere punto di riferimento come un tempo stanno provocando continui smottamenti.
E se la fuoriuscita di parlamentari verso Noi con l’Italia di Maurizio Lupi è stata contenuta, quella verso il nuovo gruppo parlamentare Coraggio Italia di Giovanni Toti è stata molto più corposa e ha coinvolto ben 12 deputati azzurri.
E dentro il partito è iniziata una vera e propria resa dei conti con la gestione di Antonio Tajani finita al centro delle critiche mentre il ministro per il Sud Mara Carfagna e la collega agli Affari regionali Mariastella Gelmini studiano il da farsi anche se la sensazione è che Forza Italia abbia ben poche possibilità di resistere.
La riforma elettorale ha ridotto i seggi in Parlamento e in tutta Italia, ma soprattutto al Sud, gli azzurri cercano approdi sicuri per tentare la rielezione. E se in tanti guardano alle corazzate di Lega e Fdi c’è pure chi osserva con attenzione a quello che avviene al centro dove i tanti movimenti nascenti potrebbero creare un contenitore nuovo in grado di coprire l’eventuale spazio vuoto che sta lasciando Fi. Chiaro, ad esempio, il messaggio che arriva da Noi con l’Italia all’indomani della nascita di Coraggio Italia. «Quando nasce un nuovo movimento politico si fanno gli auguri. Auguri quindi a Coraggio Italia perché diventi un’esperienza di arricchimento della proposta politica della coalizione del centrodestra – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio di presidenza del partito che si è riunito nella giornata di ieri - Questo è stato sempre l’obiettivo di Noi con l’Italia sin dal marzo 2018 quando si è presentata agli elettori con il suo simbolo all’interno della coalizione di centrodestra, alla quale ha dato il suo contributo sia in termini di voti e di eletti, sia con il lavoro in Parlamento e sul territorio, sia con la lealtà alla coalizione in questi anni. Abbiamo detto chiaramente fin dall’inizio di questa legislatura che la nostra preoccupazione, e quindi la nostra occupazione, è quella di rafforzare l’area moderata del centrodestra, aumentandone il consenso e operando sempre per l’unità della coalizione. Cosi faremo anche, presentando nostre liste, nella prossima tornata di elezioni amministrative. Non ci interessano campagne di competizione interna a somma zero che fomentano ostilità che non hanno ragion d’essere».
Del resto “Noi con l’Italia” ha già acquisito l’ex parlamentare calabrese di Fi Nino Foti che sta già lavorando alla lista per le regionali che dovrebbe dare spazio a ex big forzisti in cerca di ricollocazione come l’ex consigliere regionale azzurro Giuseppe Pedà.
Quella che Forza Italia sta attraversando, insomma, è una crisi profonda che ha già determinato il rinvio dell’ultima riunione del tavolo nazionale per le elezioni e che sta allontanando le decisioni sulle candidature sia per le città chiamate al voto che per le regionali calabresi. E non è per nulla escluso che per tenere insieme lo schieramento tutti gli accordi vadano adesso rivisti e con questi anche la candidatura di Roberto Occhiuto.