«Nessuno me lo ha chiesto, del resto non ci sarebbe motivo di farlo, visto che non faccio parte del Pd e comunque la nostra proposta è alternativa». Lo ha detto all'Agi il sindaco di Napoli, ex pm a Catanzaro, Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria, interpellato in merito alle notizie pubblicate dalla stampa locale secondo le quali il Partito democratico lo avrebbe invitato a elezioni primarie in vista delle Regionali che si terranno in ottobre, dopo la scomparsa prematura della governatrice Jole Santelli (FI).

«Noi - ha risposto de Magistris - siamo già in campagna elettorale, procediamo come un treno, vogliamo rompere un sistema e ci proponiamo di fare un'azione di governo forte. Non ci interessa partecipare a primarie, mi sembra un'idea vecchia e del resto non mi è pervenuta alcuna proposta in tal senso. E se anche ci fosse, sarebbe destinata a fallire».

Il sindaco di Napoli è candidato di uno schieramento autonomo che va dal suo movimento DemA a partiti e movimenti della sinistra radicale, fino a Tesoro Calabria di Carlo Tansi, l'ex responsabile della Protezione Civile regionale che ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Giunta per stringere un patto con de Magistris che, in caso di vittoria, lo porterebbe comunque alla presidenza del Consiglio regionale. L'ex pm ha presentato, nel corso della sua campagna, diverse candidature di esponenti politici e della società civile nelle sue liste. Fra questi l'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, con il suo movimento Calabria resistente e solidale, e familiari di vittime della 'ndrangheta. A de Magistris guarda una parte della base dei Cinquestelle, ma nessuna presa di posizione ufficiale in tal senso si registra da parte dei vertici del Movimento. Il Pd, dal canto suo, ha da tempo proposto per la carica di governatore l'ex presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Si tratta, però, di una candidatura del Pd mai avallata, finora, da altre forze del centrosinistra.