Dopo le prove tecniche di coalizione arancione a casa Tansi, gli altri schieramenti devono fare in fretta ma le difficoltà non mancano. I nomi sul tavolo
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La discesa in campo di Luigi de Magistris dà uno scossone al quadro politico in vista delle prossime regionali. L’accelerazione del sindaco di Napoli che dopo l’annuncio ha incontrato Carlo Tansi per una prima prova di coalizione arancione impone agli altri schieramenti di procedere rapidamente alle scelte.
Il Pd, dopo aver salvato il governo di Giuseppe Conte che comunque sarà da puntellare nelle prossime settimane sembrerebbe pronto a fare il nome del proprio candidato già nella prossima settimana, con le quotazioni dell’ex presidente del Consiglio regionale Nicola Irto sempre più in rialzo. Ma si aspetta l’arrivo del commissario regionale Stefano Graziano in Calabria per riprendere le trattative da dove si erano interrotte e con il nodo Cinque Stelle ancora da sciogliere.
Nel centrodestra la situazione è forse ancora più confusa. Forza Italia, secondo accordi ormai risalenti e precedenti sia al rinvio delle regionali che al rimpasto in Regione Lombardia che ha segnato una nuova fase di rapporti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi anche in vista delle amministrative a Roma, Milano, Napoli e Torino, dovrebbe esprimere il candidato governatore è ancora in alto mare.
Non è arrivata neanche la nomina del coordinatore regionale che dovrebbe lavorare alle liste anche se il senatore vibonese Giuseppe Mangialavori si muove in questo senso causando anche malumori in chi vorrebbe una designazione ufficiale. Da risolvere la grana Domenico Tallini che vorrebbe candidarsi o almeno indicare un candidato in lista e sta facendo indispettire tutti gli esponenti del suo collegio.
Il candidato governatore in pectore Roberto Occhiuto non è sicuro più di nulla anche per le resistenze sul suo nome da parte degli alleati. E pure il nome di Maria Limardo sembra indebolirsi e non passa giorno senza che qualcuno non metta in evidenza che si candiderebbe il sindaco di un Comune ultimo in tutte le classifiche relative alla qualità della vita. E così dietro le quinte Gianluca Gallo si mantiene pronto a rispondere ad una chiamata sempre che il tavolo nazionale non decida di distribuire le candidature in modo diverso mettendo le regionali calabresi nel calderone con le amministrative e possa spuntare per la Regione un esponente civico. Con il nome del magistrato Caterina Chiaravalloti che torna a farsi con una certa insistenza.