Il segretario nazionale del Partito socialista italiano e l'imprenditrice cosentina sostengono la necessità di esserci in Europa anche per contrastare la disattenzione del Governo italiano verso il Meridione
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Si richiama alla visione di Europa di Turati, Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi per spiegare l’accordo che ha portato alla nascita della lista Stati Uniti d’Europa con la quale si è candidato alle Europee nella circoscrizione Sud.
Una lista ispirata da Emma Bonino, nella quale doveva confluire anche il Pd. A chi gli chiede se la candidatura in questa lista sia un semplice calcolo elettorale Maraio risponde di no che l’accordo politico fra Renzi e la Bonino sottende principi politici che da sempre hanno ispirato i socialisti.
Obiettivi e programmi della lista sono stati presentati ieri a Cosenza nel corso dell’iniziativa “Il Sud che conta in Europa” che ha visto la partecipazione del sindaco di Cosenza Franz Caruso e di Luigi Incarnato, segretario regionale del Psi.
Il programma della lista
Un Sud, quindi, centrale nel programma della lista perché, come spiega Maraio è evidente che c’è un attacco al Sud da parte di questo Governo di destra. «Abbiamo assistito allo smantellamento dell’Agenzia della Coesione, gli accordi con le Regioni non sono stati ancora firmati, è stata cancellata la decontribuzione inserita dal Governo Draghi, il tutto con sullo sfondo il progetto dell’autonomia differenziata. Noi crediamo invece che il Sud debba essere al centro del programma politico perché è evidente che il Paese cresce solo se si sviluppa il Meridione che ha tutte le carte in regola per farlo. Vorrei ricordare che le università calabresi sono all’avanguardia sull’intelligenza artificiale, quella di bari è leader nella cyber security, tutta la vicenda Stellantis ha al centro Pomigliano d’Arco. Si tratta quindi di mettere in campo politiche per mettere a rete tutte queste eccellenze».
I problemi del Sud
All’iniziativa era presente anche l’altra candidata alla circoscrizione Sud, Filomena Greco, che ha posto l’accento su alcune problematiche specifiche del Meridione, a partire dall’agricoltura. «Penso che questo green deal introdotto dall’Europa sia certamente da perseguire ma con altre modalità. Oggi l’Europa ce lo ha imposto in maniera cogente, io credo che sia importantissima la tutela dell’ambiente e del territorio e i contadini sono i primi a farlo, ma la transizione ecologica deve essere introdotta gradualmente per evitare che i nostri agricoltori perdano in competitività».
Oltre alle questioni interne, ci sono poi quelle più generali, con la guerra che bussa da due anni alle porte dell’Europa. Su questo punto tutti i partecipanti all’iniziativa concordano sulla necessità di un cambio di passo di Bruxelles. «L’Europa deve rafforzare il suo ruolo di player internazionale - dice Maraio - Per ora è la grande assente di tutta questa vicenda. Noi vogliamo rafforzare il profilo di un’Europa come grande democrazia occidentale che si contrappone alla Russia di Putim e a tutte le altre spinte anti occidentali».
Anche la Greco dice che l’Europa finora in politica estera ha contato poco o nulla per via delle politiche differenti dei vari stati membri. «Serve quindi un’Europa di stati realmente federati che mettono insieme politiche comuni e soprattutto per imporre la pace non solo in Europa ma anche negli altri scenari di guerra».
Per avere questi risultati il Psi chiede di votare Stati Uniti d’Europa per concretizzare il sogno di un’Europa di Stati federati con una linea politica comune e una politica estera che la faccia, finalmente, contare nell’attuale scenario geo politico.