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Durissima è la nuova presa di posizione dei consiglieri regionali Ennio Morrone e Giuseppe Graziano che hanno chiesto un nuovo stop alla intenzione della coordinatrice di nominare segretario provinciale il giovane De Rose.
“Ancora nessuna decisione sulla designazione del nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia. È una situazione di stallo preoccupante – dicono Morrone e Graziano – che ingessa le attività politiche di un partito che sia a Cosenza che in provincia è caratterizzato da un grande fermento di idee e consensi ed è in procinto di avviare una nuova e lungimirante programmazione in vista delle ormai imminenti consultazioni elettorali locali. Non capiamo quali siano le remore della Santelli alla quale abbiamo lanciato l’invito, del tutto legittimo, di nominare il nuovo coordinatore provinciale seguendo la linea adottata a Catanzaro e Vibo. E quindi, quella di indicare la figura provinciale apicale all’interno della rosa dei nomi dei rappresentati in seno al Consiglio regionale. L’auspicio è che la Santelli sciolga presto le sue riserve e che non ci siano sorprese dell’ultim’ora. Diversamente – annunciano Morrone e Graziano - ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad avviare un’azione di sfiducia nei confronti dell’attuale coordinatore regionale, non escludendo nemmeno azioni più eclatanti e maggiormente significative di rottura in vista delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale della Città di Cosenza”.
Jole Santelli, però, non sembra intenzionata a mollare la presa. E la sua replica è altrettanto spigolosa. “La figura che qualcuno vuol far fare a Forza Italia è pessima - dice la coordinatrice -Io a Cosenza non ho mai pensato a un coordinamento unico ma sempre a un coordinamento composto da più persone, vista la complessità e l'ampiezza della provincia cosentina. Nomi sui cui c'era ampia condivisione. La richiesta dei consiglieri regionali di far parte del coordinamento era stata recepita e a questo si è lavorato sino a stamani. I criteri di scelta nelle altre province non sono stati basati sul ruolo di consigliere regionale bensì su figure capaci di ridare linfa all'azione politica del partito. Occorre tener conto, certamente, dei consiglieri regionali ma non vedo il motivo di non valorizzare in questa esperienza anche i rappresentanti dei giovani o persone di esperienza e voglia di fare e lavorare».
Ovvio che sullo sfondo della disputa ci sia, oltre alle future elezioni amministrative, anche la partita sul futuro coordinatore regionale. La Santelli si sente sotto scacco e sta dando vita ad un eccesso di decisionismo, dopo mesi di stasi, forte anche dell’appoggio di Berlusconi. Ai suoi fianchi lavorano in tanti, però, a partire dal senatore Antonio Caridi, ancora al Gal, ma attivissimo nella trattativa che tramite Romani potrebbe riportarlo in azzurro. Una trattativa così avanzata che proprio da Reggio, città nativa del senatore, partono i primi tentativi di impallinamento. Il sindaco di Oppido Domenico Giannetta, vicino al capogruppo Alessandro Nicolò, è andato giù duro.
“In un momento di grande confusione politica come quello che sta attualmente attraversando il centrodestra, di tutto si avrebbe bisogno tranne di chi oggi dispensa buoni consigli e si sente titolato ad entrare ed uscire a proprio piacimento da un partito, come se Fi fosse una porta girevole. A maggior ragione come fidarsi di chi, dato appunto il momento di difficoltà, pensa di poter far pesare il proprio voto all'interno delle istituzioni che rappresenta a mo' di ricatto. Non è con questi personaggi che si può condividere un percorso politico”.
La lunga corsa alla rifondazione di Forza Italia pare essere ormai partita.
Riccardo Tripepi