I parlamentari cinquestelle affermano di comprendere ma non giustificare le ragioni del consigliere regionale: «Ha gettato la spugna e commesso un grosso errore»
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«La conferma, da parte di Pippo Callipo, delle proprie dimissioni da consigliere regionale della Calabria riflette la crisi della politica, specialmente in una terra, come la nostra, segnata dalla criminalità e dalle vecchie logiche di gestione del potere e di formazione del consenso». Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento 5 stelle Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Giuseppe d’Ippolito.
«Callipo ha gettato la spugna e commesso un grosso errore – aggiungono -. Possiamo comprenderne ma non giustificarne le ragioni, in parte riconducibili alla vicenda dei vitalizi, che ne ha rivelato l’ingenuità politica; in parte legate ai conflitti nel Pd calabrese, diviso tra nostalgici di palazzo e altri, spesso inadeguati a cogliere le trasformazioni politiche in corso, la pericolosità delle destre e la necessità di determinare un cambiamento culturale profondo, avulso dalla ricerca del consenso».
«Callipo – proseguono i parlamentari cinquestelle – è stato nostro concorrente alle ultime Regionali. Allora ha rappresentato un riferimento per tanti, di cui noi vogliamo essere interlocutori, i quali speravano in una nuova classe dirigente, nemica degli accordi interessati e vicina alle intelligenze, alle energie buone della Calabria. L’uscita di scena dell’imprenditore, definitiva e irrevocabile, è pertanto la sconfitta del progetto politico del centrosinistra regionale, che ha dimenticato i propri elettori e che non sa vedere né stigmatizzare i voltagabbana di quella politica di promesse e favori che finora ha determinato grandi fortune per pochi e l’emigrazione di molti».
«Ci auguriamo – concludono i parlamentari M5s – che il Pd calabrese impari la lezione, che sappia rigenerarsi con risolutezza, coscienza e visione, che per il bene dei calabresi abbia la volontà di recepire i nostri stimoli e le nostre proposte».