All’apparenza sembra una convocazione della Regione Calabria come tante, a firma del consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, fedelissimo del governatore della Regione Mario Oliverio. La convocazione intende affrontare un’emergenza del comune di Diamante relativamente all’istituto Agrario di Cirella. La convocazione recita così: "Tavolo di concertazione sullo stato e le prospettive dell’Istituto Agrario di Cirella". La data di convocazione era dell’8 luglio del 2019. Il tavolo secondo le intenzioni della Regione dovrebbe affrontare lo stato di crisi dell’istituto Agrario della cittadina tirrenica. L’emergenza è il calo di iscrizione allo storico istituto che mette a repentaglio la sua sopravvivenza. E fin qui niente di strano.

 

L’anomalia della convocazione la si nota quando si scorre la lista degli invitati a questo tavolo. Ci sono i sindaci del territorio: Cetraro, Buonvicino, Orsomarso, Tortora, Aieta, Verbicaro, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo. Inspiegabilmente nella lista deli invitati manca il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, eletto il giorno prima. Una macroscopica svista, considerato che l’istituto Agrario di Cirella è compreso nel territorio comunale del centro tirrenico. Una svista oppure un marchiano “dispetto” di Oliverio verso Ernesto Magorno che da pochi giorni ha riconquistato la guida del comune? La scusa potrebbe essere quello di mera dimenticanza, di un refuso nella redazione della lettera di convocazione. Ma il sospetto che la mancata convocazione del sindaco di Diamante sia una sorta di dispetto del Governatore Oliverio verso Magorno è tutt’altro che peregrino. Scorrendo la lista degli invitati il sospetto che lo sgarbo ai danni del senatore sia stato preparato a tavolino trova quasi una conferma.

 

Tra gli invitati, infatti troviamo il nome di Simone Sollazzo tra i rappresentanti del “Bio distretto dell’Alto Tirreno Cosentino” quale responsabile dell’Osservatorio Produzione agroalimentari e salute, il quale sembrerebbe lo stesso Sollazzo che si era candidato nella lista avversaria al senatore Magorno. Insomma un doppio sgarbo: istituzionale e politico. Un dispetto che si aggiunge alla mancata telefonata di congratulazioni del Presidente della Regione per la vittoria elettorale dell’ex segretario regionale del Pd calabrese. L’irritazione di Oliverio nei confronti di Ernesto Magorno si è palesata, evidentemente, la posizione del neo sindaco di Diamante, che oggi risulta essere tra i maggiori oppositori ad una ricandidatura del governatore, è maldigerita da Oliverio, il quale, senza pudori di sorta, sotterra ogni briciolo di diplomatismo e si abbandona ai dispettucci di ogni genere nei confronti di quelli che ritiene i suoi oppositori.