«La situazione della Calabria è disperata, disagio sociale e povertà crescenti, sistema sanitario al collasso, medicina di territorio e di prossimità inesistente e presidi cancellati, giovani che vanno via da una terra senza opportunità di lavoro, degrado ambientale in aumento in una regione dalle bellezze naturali e paesaggistiche enormi, sistema produttivo già carente e oggi in grande crisi. Su tutto questo pesa come un macigno lo strapotere ‘ndranghetistico, la mafia e le sue entrature nel potere pubblico e nel sistema dei partiti e della rappresentanza». È quanto si legge in una nota del segretario regionale di Sinistra italiana, Fernando Pignataro.

«Occorrerebbe un lavoro straordinario – continua – per mettere in fila le problematiche e trovare alcune soluzioni strutturali per rilanciare la Calabria, per ridare respiro e speranza ad una popolazione oramai afflitta dalle emergenze e rassegnata ad un destino che la stragrande maggioranza dei calabresi non merita».

«Di fronte a questo quadro desolante e preoccupante, che non offre segnali in controtendenza, si è capito che la propaganda del presidente Occhiuto non basta più, aumenta il dissenso e, insieme ad esso, la consapevolezza della situazione drammatica sociale ed economica che abbiamo di fronte», afferma Pignataro.

«Le risposte non solo sono inadeguate, ma manifestano un disprezzo delle regole e verso una cittadinanza in forte sofferenza – prosegue –. Basti pensare all’ultima vicenda che ha interessato la nostra regione sul terreno nazionale e che riguarda lo spreco e lo sperpero di danaro pubblico alla “Calabria Film Commission”, un ente con zero dipendenti, ma tanti consulenti. A dimostrazione dell’utilizzo clientelare sempre più evidente delle risorse. Così come si annuncia la fine del commissariamento della sanità calabrese, rimanendo in essere il Piano di rientro del debito sanitario (una trovata pre-elettorale) e contemporaneamente il Governo nazionale, stessa pasta e natura di quello calabrese, decreta un nuovo commissariamento (si sussurra da affidare allo stesso Occhiuto) sulle emergenze ospedaliere. Ma non era tutto risolto presidente? Siamo alla farsa!».

«Tutto ciò – aggiunge – a dimostrazione che l’atteggiamento supino e subalterno nei confronti di Roma sta provocando danni irreparabili alla Calabria e ai calabresi. La Calabria praticamente è fuori dal Piano nazionale delle grandi infrastrutture, tutto riversato sul Ponte sullo Stretto che rimane un grande imbroglio, non ci sono i soldi per l’Alta velocità e capacità (dichiarato da parlamentari calabresi del centrodestra), sono stati scippati a noi e alla Sicilia le risorse per la coesione, cioè i finanziamenti da utilizzare per politiche di superamento delle distanze dagli altri territori del Paese, nelle manovre economiche sono stati ulteriormente tagliati i fondi per la sanità pubblica, per la scuola e per gli enti locali e si potrebbe continuare all’infinito».

«Sinistra Italiana della Calabria ritiene che la reazione a questo malessere diffuso e ai tanti problemi irrisolti sia stata inadeguata e che occorre assolutamente e da subito un cambio di strategia e di visione. È necessario – dichiara Pignataro – mettere in campo una reazione forte, un’opposizione forte e determinata soprattutto sul territorio calabrese, che contenga anche gli elementi di proposta di nuove politiche che affrontino e risolvano i problemi più urgenti. Così si costruisce un’alternativa credibile ad un governo fallimentare delle destre nella nostra regione».

«Sinistra Italiana, impegnata anche in Calabria nelle grandi battaglie di civiltà e per i diritti, a partire dai referendum sul lavoro e la cittadinanza, chiama alla mobilitazione le forze politiche della coalizione progressista, le associazioni e i movimenti per una stagione di impegno e di grandi iniziative sul territorio – conclude – per costruire una grande volontà di cambiamento e un consenso largo rispetto a un progetto di Calabria del futuro, che parli ai giovani soprattutto, che lavori sulla risoluzione dei problemi generali che interessano tutte e tutti».