Il Comune di Crotone è in una fase di stallo: non potrà sostenere spese non obbligatorie almeno fino ai primi giorni di settembre. Questo in virtù di un blocco deciso dalla Corte dei Conti che si riferisce a una situazione determinata dal bilancio 2015 risalente alla gestione 2014 , quando ad amministrare l'ente c'era la giunta guidata dall'avvocato Peppino Vallone; questo stesso bilancio non fu approvato all'epoca, ma successivamente dall'amministrazione Pugliese, insediata da qualche mese, a fine 2016. E' quanto è emerso dalla conferenza stampa tenutasi questa mattina dal primo cittadino e dalla squadra di governo.

In pratica, secondo quanto riportato dall'incontro, erano presenti svariati debiti fuori bilancio relativi a interventi effettuati senza l'opportuna copertura finanziaria nel settore dei lavori pubblici; a questo bisogna aggiungere i contenziosi per espropri - corposi dal punto di vista finanziario - alcuni risalenti a trenta, quaranta anni fa, arrivati a sentenza. Un ammontare debitorio per oltre 23 milioni di euro. Per quanto riguarda la copertura economica degli espropri, il Comune ha deciso di coprirli mettendo una cifra da parte, ovvero 1milione e 200mila euro all'anno per otto anni.


Questa situazione delicata, dunque, ha bloccato in toto le spese dell'ente che, per mera precauzione, ha deciso di stoppare quasi tutto; in questo groviglio burocratico, inoltre, è andato a incappare anche la presentazione del cartellone di eventi estivi, già organizzato, ma che purtroppo non andrà mai in scena, anche se il Comune ha riferito che riuscirà ad appoggiare le iniziative delle associazioni cittadine fornendo un piccolo supporto logistico. L'amministrazione ha comunque fornito alla Corte dei Conti alcune osservazioni riguardo al bilancio 2015, ereditato dal precedente governo, dalla quale attende una risposta che doveva giungere a fine luglio, ma che è slittata a inizio settembre.

In merito all'intera questione, il sindaco Ugo Pugliese ha dichiarato alla stampa che è «penalizzante, non solo per il milione e 200mila euro per otto anni, ma in generale per il blocco delle spese che non sono regolamentate da un contratto giuridico già in essere. Prudenzialmente abbiamo fermato tutte le spese che non sono state già istituite obbligatoriamente dalla legge italiana. Lo stato di salute del Comune è a posto, anzi abbiamo riferito alla Corte dei Conti che quest'anno è stato recuperato un vecchio contenzioso con Eni, trascinato per molti anni, di 15 milioni, con un riparto di 5 milioni all'anno che Eni stessa si impegna di versare a gennaio. Oltre a questo, le casse comunali in buono stato, non ci sono problemi di tipo economico. Dallo scorso gennaio non abbiamo prodotto nessun debito fuori bilancio». Per quanto concerne il cartellone estivo di eventi, il primo cittadino ha assicurato che qualcosa uscirà fuori grazie alla collaborazione con le associazioni cittadine: «chiaramente – conclude Pugliese – non abbiamo risorse per contribuire. L'unica cosa che possiamo fare è la concessione degli spazi e dei palchi per potersi esibire».