VIDEO | I fondi saranno utilizzati anche per la strada Tufolo-Farina e per i lavori del serbatoio San Giorgio. Ma la bonifica è ancora ferma
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«Sono poche centinaia di migliaia di euro per spettacoli e stagione estiva». Il sindaco di Crotone Vincenzo Voce tiene a precisare subito che i soldi dell’accordo per lo sviluppo con Eni serviranno soprattutto per i progetti preannunciati. «Sono arrivati i primi 400mila euro per la strada Tufolo-Farina e i primi 190mila euro per i lavori del serbatoio San Giorgio, stiamo entrando nel vivo dell’accordo per iniziare questi lavori. Noi non anticiperemo un centesimo di euro».
D’altronde l’accordo tra Eni e Comune cercato e voluto dal sindaco Voce era chiaro sin dalla sua presentazione alla stampa e prevedeva l’arrivo dalla società di 16 milioni in 5 anni che dovevano appunto essere spesi per lo sviluppo del territorio.
Poi erano anche arrivate proposte dall’opposizione per utilizzare parte di queste risorse per rilanciare gli scavi dell’Antica Kroton e più di qualche mugugno sull’imminenza di un ritorno di Jorit con un nuovo lavoro ispirato al naufragio di Steccato, dopo che il writer aveva già realizzato un murale che ritrae il cantautore crotonese Rino Gaetano proprio perché presagiva altri utilizzi delle risorse dalla multinazionale per spettacoli e stagione estiva che il sindaco conferma: «La città ha sofferto l’impedimento che abbiamo avuto a causa del blocco della spesa imposto dalla Corte dei Conti per due stagioni estive che vedevano invece i paesi limitrofi pronti con concerti ed iniziative». precisa il sindaco.
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E quando gli chiediamo a che punto sia lo studio sulla subsidenza e gli effetti dell’attività estrattiva che faceva parte integrante, anche se a se stante, di questo accordo che sostituiva la vecchia convenzione scaduta il primo cittadino, “scivola” il rallentamento di questa partita alla Regione Calabria senza fatica: «Allo stato attuale c’è uno stallo, abbiamo fatto un primo incontro, un mesetto e mezzo fa, dal quale non abbiamo tratto le conclusioni che comunque sono coordinate dalla Regione Calabria».
Certo che con la bonifica bloccata e questo aspetto così delicato per comprendere altri effetti ambientali e geostatici per la città, il rapporto tra il cane a sei zampe ed i cittadini crotonesi, difficilmente potrà decollare definitivamente sganciandosi da un passato così ingombrante con una bonifica promessa e mai realizzata che blocca ancora buona parte delle opportunità di sviluppo vero del territorio.