VIDEO | Tre consiglieri del gruppo "Belvedere Futura" hanno abbandonato la maggioranza e ora l'esecutivo Cascini si muove sul filo del rasoio. Una situazione che secondo Ugo Massimilla e i suoi starebbe creando confusione e preoccupazione
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Belvedere Marittimo ripiomba nella crisi politica. Due anni e mezzo dopo la "caduta" del sindaco Vincenzo Cascini e la nuova rielezione, tre consiglieri del gruppo di maggioranza "Belvedere Futura" sono passati ai banchi della minoranza per la diversità di vedute su varie questioni che hanno generato uno strappo ormai insanabile. In soccorso di Cascini è arrivata la consigliera Maria Rachele Felicetti che, pur avendone la possibilità, ha deciso di non dare il colpo di grazia all'esecutivo attuale e mantenere, per il momento, l'equilibrio politico. Equilibrio che però preoccupa i consiglieri di opposizione di "Impegno Comune", che mediante il loro leader, Ugo Massimilla, chiede con forza al primo cittadino belvederese di sapere in che modo si andrà avanti, con quali presupposti e quali saranno le sorti della città.
Confusione tra i cittadini
«La situazione politica è confusa, poco chiara - dichiara Massimilla ai nostri microfoni -. Alla luce dei fatti il sindaco Cascini non ha i numeri per poter governare e noi non possiamo accettare che un governo sia lasciato al caso o che sia lasciato al consigliere di turno che in qualche modo possa decidere il destino di Belvedere Marittimo, il destino dell'azione amministrative e il destino dei cittadini. Su questo Impegno Comune non accetto rinvii, vogliamo una risposta chiara e ferma, in maniera che i cittadini possano in qualche modo essere anche edotti di quello che succederà nei prossimi giorni a Belvedere Marittimo». Le richieste di Impegno Comune sono contenute anche in una lettera resa pubblica nelle scorse ore.
Venti mesi di battaglie
Negli ultimi venti mesi di esecutivo Cascini, cioè dal giorno della rielezione, sono state molteplici le questioni politiche sollevate da "Impegno Comune", che evidenzia tutte le criticità riscontrate. «Da un punto di vista ordinario - afferma Massimilla -, non è aumentata la qualità dei servizi. Oggi abbiamo difficoltà anche su quelli essenziali e i cittadini soffrono perché devono coprire una tassazione molto alta». Massimilla, inoltre, sottolinea la mancata gara d'appalto per l'affidamento della gestione dei rifiuti solidi-urbani, lamenta lo stato di abbandono delle contrade e invita Cascini a prendere in considerazione la questione della depurazione delle acque. «Ma non è solo questo -continua -. Il vero problema di Belvedere Marittimo è che oggi soffre di un gap che questa amministrazione ad oggi non è riuscita a colmare: la sfida dei fondi europei, statali e regionali. Non si vede nessuna opera che abbia garantito una maggiore qualità dei servizi e il benessere dei cittadini».
Il Dup della discordia
A far saltare gli equilibri, poco prima della fina dello scorso anno, sarebbe stata la discussione sul Dup, il Documento Unico di Programmazione, che ha poi spinto i consiglieri di "Belvedere Futura", Eugenio Greco, Giovanni Martucci e Filippo Perrone, ad abbandonare la maggioranza. Del Dup si erano già occupate le minoranze consiliari nelle settimane precedenti, già nel consiglio comunale dell'11 dicembre, durante il quale avevano sollevato questioni di illegittimità. «Il 27 dicembre - spiega Massimilla - siamo stati informati che il documento avrebbe dovuto essere rivisto, in tutte le sue parti. Avevamo ragione. Ora c'è una nuova delibera di giunta che revoca quelle che erano le delibere precedenti, in cui si ammette in maniera palese un errore tecnico, amministrativo e politico».