La proposta della Fondazione Paolo Di Tarso per il centro storico di Cosenza è racchiusa in un dossier di 64 pagine già nelle mani del Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli. Lo ha curato l’architetto ed urbanista Gabrio Celani insieme a Fabio Gallo. Parte dal progetto Cosenza Cristiana, già realizzato e fruibile in rete, veicolato con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale già esistente nella città vecchia.

Energia pulita con le acque dei fiumi

Quattro le idee strategiche contenute nell’incartamento: l’approvvigionamento di energia, attraverso l’utilizzo delle acque di Crati e Busento per produrre elettricità pulita, consentendo così al borgo antico di vivere di luce propria; la pubblica sicurezza territoriale attraverso l’attivazione di un Pon Legalità che scoraggi eventuali attività illecite; la comunicazione istituzionale continua, allo scopo di traghettare all’esterno il concetto di bello e buono, caro anche al sindaco Mario Occhiuto, per catturare l’interesse di turisti ed imprenditori; l’istituzione della Fondazione Cosenza quale ente di riferimento per tutte le azioni di riqualificazione in maniera tale da poter integrare l’investimento di 90 milioni di euro deliberato dal Cipe con altre risorse disponibili nei Programmi operativi regionali e nell’Agenda urbana.

Il tavolo tecnico del Mibact

La Fondazione Paolo Di Tarso partecipa sistematicamente al tavolo tecnico istituito al Mibact, l’ultimo il 3 aprile scorso. Nell’intervista Fabio Gallo, leader anche del Movimento noi, orientato verso posizioni politiche piuttosto critiche da quelle dell’attuale amministrazione di Palazzo dei Bruzi, sintetizza il proprio punto di vista rispetto alle problematiche che affliggono Cosenza Vecchia