Caruso: «Aberrante la risoluzione presentata da FdI che respinge la proposta Ue per l’adozione di un certificato europeo di filiazione». Funaro: «Ieri il tribunale di Paola ha concesso il cambio di identità ad una donna transgender: notizia che ci fa respirare»
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L’amministrazione comunale di Cosenza fa delle tematiche sociali un proprio cavallo di battaglia. A luglio 2022, per esempio, diede il via all’iter burocratico per inserire nello Statuto il riferimento al principio dello Ius Soli. La mozione, prima firmataria Chiara Penna, fu votata dall’intera maggioranza che rivendicò una chiara connotazione politica. Le ire di Fratelli d’Italia e finanche di Salvini, che commentò sdegnato durante una sua sortita in terra bruzia, non trovarono sbocco in niente.
Oggi la vicesindaca del Pd, Maria Pia Funaro, non ha nascosto la sua soddisfazione per la vicenda che ha visto il tribunale di Paola concedere il cambio di identità a una donna transgender. La storia, raccontata dal nostro network, rappresenta una vittoria per Marta (nome di fantasia), che nata nel corpo di un uomo, si accorse di soffrire di disforia di genere sin da bambina e che, crescendo, sin da subito manifestò la volontà di affermarsi nella società come donna. Il tribunale, su richiesta dell’avvocato Maria Chiara Crusco, le ha concesso la rettifica del genere anche se non ha ancora ultimato la transizione, ovvero la modifica chirurgica di tutti i caratteri sessuali primari. Si tratta del primo caso nel Tirreno cosentino.
La decisione | Tribunale di Paola concede il cambio di identità a donna transgender che non ha ancora ultimato la transizione
«Nascere una volta, una seconda. E poi un’altra volta ancora - ha detto Funaro -. La notizia che il tribunale di Paola ha concesso il cambio di identità a una donna transgender ci fa respirare e ci racconta che il come siamo non deve per forza corrispondere a chi siamo. L’offensiva del nostro Governo all'Europa, sul tema, parla di diritti negati. Insieme, siamo in grado di far sentire la nostra voce così come sta accadendo in molte piazze italiane. Sono in piazza anche io e dico che no: l’amore senza diritti è negazione dell'amore stesso. Tuteliamo i diritti di tutte le famiglie, di tutti i bambini. Tuteliamo questo amore, ne esiste uno solo».
L’esponente democrat cita poi la sua esperienza personale. «Vent’anni fa ho vissuto e lavorato per un periodo in Spagna, in una meravigliosa e inaspettatamente moderna Andalusia. Condividevo l’appartamento, el piso, con una coppia di donne omosessuali. L’evoluzione che ha avuto la normativa spagnola in termini di riconoscimenti delle coppie LgbtQ+ era già nell'aria (il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, furono legalizzati dalle Corti Generali nel 2005, sotto il primo governo Zapatero). In Italia, a distanza di vent'anni, ci si trova ancora dinanzi a enormi difficoltà. Cosa ci spaventa dell'amore? Ognuno ha il diritto di amare a modo proprio, perché tutti siamo diversi nel manifestare il nostro amore. Questa diversità può avere davvero tutti i colori dell'arcobaleno, purché abbia i medesimi colori nei diritti».
Di recente il sindaco Franz Caruso si è scagliato contro il blocco delle registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali al Comune di Milano. «Cosenza colta, civile, inclusiva, solidale, libera e democratica dice no alla negazione dei diritti primari dei minori» ha detto senza girare intorno all’argomento. Ha definito «aberrante» la risoluzione presentata da FdI che ha di fatto respinto la proposta Ue per l’adozione di un certificato europeo di filiazione. «Una posizione ingiusta e sbagliata di un Governo che fa retrocedere il Paese nel campo dell’uguaglianza e dei diritti» ha aggiunto.
Lo scorso 8 luglio, inoltre, il sindaco officiò il primo rito tra persone dello stesso sesso celebrato a Cosenza. Eugenia e Raffaella dissero sì a Palazzo dei Bruzi davanti al primo cittadino che si è emozionò ascoltando il discorso introduttivo e quando le spose si scambiarono le reciproche promesse.