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L'obiettivo dichiarato da Rifondazione Comunista è quello di costruire una sinistra alternativa al centro destra ma anche allo stesso Partito Democratico. Coinvolgendo anche sinistra Italiana ed il movimento Possibile, l'idea è quella di ricompattare sotto un unico tetto tutti gli organismi ispirati alle battaglie per il lavoro e l'uguaglianza sociale, anche per raggiungere i numeri necessari a rientrare nelle istituzioni.
A Cosenza si è celebrato il congresso provinciale del partito con la partecipazione del segretario nazionale Paolo Ferrero. «Bisogna fare un soggetto politico unitario che tenga tutti insieme coloro che vogliono costruire un'alternativa al partito democratico e per alternativa intendo sia al Partito Democratico in quanto tale, l'Internazionale Socialista, le politiche liberiste.
Da questo punto di vista - ha aggiunto - Massimo D'Alema che esce dal Pd ma continua a rimanere nell'internazionale socialista e sostiene il governo Gentiloni, è la stessa cosa di Renzi. Qua bisogna mettere insieme quelli che vogliono costruire un'alternativa a Gentiloni e a Renzi, non quelli che litigano con uno e si mettono d'accordo con l'altro.
Dopo il governo Prodi c'è stata la crisi radicale della sinistra e la nascita dei Cinquestelle che sembravano l'alternativa. I Cinquestelle, in realtà, lì dove sono andati a governare, diciamo che hanno dimostrato di non essere all'altezza dell'aspettativa, piegandosi ai poteri forti, concentrandosi sulle sciocchezze e trascurando le riforme su argomenti essenziali. Ecco perché adesso nel paese c'è la riscoperta e la necessità di avere una sinistra vera, per far questo è necessaria l'unità».
Salvatore Bruno