Nei giorni scorsi Papa Francesco ha ammonito che la gente comincia ad avere fame. La Caritas italiana ha attivato il fondo “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”, al quale chiede di contribuire tutti per far arrivare aiuti là dove in questo momento c’è più bisogno.

Il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, ha invitato tutti a considerare «l’emergenza come occasione per intensificare la relazione con Dio e di vivere la fantasia della carità per sentirsi parte di una comunità che sa inventare nuove forme di solidarietà, di prossimità, di sollecitudine, di ascolto verso i più bisognosi e i più poveri in questo momento di dolore».

In tal senso, il consigliere regionale della Calabria, Giacomo Pietro Crinò, ha deciso di devolvere la somma di seimila euro per le famiglie bisognose sul territorio della Locride attraverso la Caritas diocesana di Locri-Gerace.

«Un gesto a sostegno della Caritas locridea, che si continua a spendere incessantemente, tutti i giorni per le persone più fragili - ha dichiarato il consigliere regionale calabrese Crinò - per andare incontro ai maggiori costi degli interventi in favore delle fasce deboli che in questo periodo si stanno moltiplicando, i cosiddetti nuovi poveri. Un segno di solidarietà concreta nei confronti di coloro che, a causa del divieto di spostamento e con la chiusura delle attività, hanno perso lavori magari precari e ora si ritrovano a non avere nulla e dunque a non riuscire a far fronte alla quotidianità e a doversi rivolgere alla Caritas».