Il primo cittadino avverte la maggioranza e lancia un monito ai nuovi consiglieri: «Non si sale sul carro ma si tira il carro»
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Consiglio comunale fiume a Corigliano Rossano dopo lo stato di crisi che ha attraversato l’amministrazione Stasi e non del tutto superato. Nel corso del civico consesso alcuni punti sono stati approvati a colpi di maggioranza (13 su 25) e con l’astensione dei dissidenti (Corigliano Rossano Domani - 3 consiglieri), mentre la minoranza continua a dimostrarsi compatta sul fronte del “no” eccezion fatta per la questione dei “rifiuti zero” verso cui l’intero Consiglio ha votato all’unanimità.
Botta e risposta tra il sindaco Stasi e i suoi ex alleati (i tre dissidenti) sulla natura dello strappo legato alle politiche divisorie tra le due ex città. Richiamati singoli episodi in cui da un lato si dimostrava il doppiogiochismo di taluni, dall’altro invece si accentuava il profilo autoritario del primo cittadino.
Preliminarmente si è proceduto alla surroga dei due ex consiglieri Maria Salimbeni e Alessia Alboresi, chiamate dal sindaco in giunta dopo una interlocuzione con i gruppi consiliari. A loro posto sono subentrati i primi dei non eletti Giuseppe Di Vico e Giuseppe Pugliese, a cui Stasi ha lanciato un messaggio che non si presta ad alcun equivoco quando ha affermato che «non si sale sul carro ma si tira il carro».
E spesso si parla a nuora perché suocera intenda. Il sindaco lo ha detto chiaramente che non fa fatica a chiudere quest’esperienza amministrativa, in presenza di pressioni o ricatti. «Non sono il cameriere di nessuno», chiosa in uno dei suoi interventi». In una riunione di maggioranza aveva persino rimesso il mandato se non si fosse trovata una linea di demarcazione e un nuovo percorso lineare da intraprendere. Quelle dimissioni, poi, sono rientrate.
Il consiglio comunale è durato circa 8 ore, con un intermezzo breve per la pausa pranzo. Sono state rimodulate le commissioni permanenti tenendo conto dei nuovi ingressi in consiglio e si è pervenuti alla rimodulazione parziale della commissione Statuto presieduta dalla decaduta Maria Salimbeni. Sul punto, non è da escludere, che possa esservi un’apertura di credito nei confronti della minoranza per la presidenza.
Su tutti spiccano i nomi di Aldo Zagarese e Rosellina Madeo, entrambi in quota Pd, quella stessa forza politica con cui il sindaco Stasi tratta anche al fine di verificare la possibilità di assegnare il settimo assessorato, attualmente congelato.
La commissione Statuto è in ritardo con i lavori, a causa sia delle diverse vedute tra maggioranza e opposizione sull’istituto dei municipi, ma anche per l’atteggiamento ritenuto da chi governa eccessivamente ostruzionistico tenuto dalla minoranza non presentandosi alle sedute di commissione. Respinta, infine, una proposta sui lavoratori ex addetti al verde pubblico che chiedono la stabilizzazione e verso cui si continuano a trovare soluzioni tampone e non strutturali, mentre la questione Enel e altri punti sono stati rinviati alla prossima seduta.