Fuga dai partiti tradizionali, nuove adesioni alle forze di centro e spiccate prese di posizione all’interno del Pd stanno caratterizzando la campagna elettorale in terra Jonica. Nelle ultime ore ha lasciato la Lega di Salvini in Consiglio comunale, a Corigliano Rossano, Costantino Baffa per la tendenza dei vertici a non coinvolgere la base nella selezione delle candidature.

È poi di poche ore fa la notizia secondo la quale il movimento Corigliano-Rossano Domani presente in Consiglio comunale sia confluito nel partito di Carlo Calenda: «Finalmente un partito dichiaratamente liberal-socialista, affermano in una nota i rappresentanti del movimento, che di liberale predilige anche il metodo, ossia pragmatico e non ideologico e che, con coraggio e determinazione, promuove posizioni anche impopolari ma quanto mai utili al Paese. È proprio l'approccio pragmatico ai temi che il leader Carlo Calenda mette in campo, oltre alla necessità di differenziarci da quelle forze politiche estremiste presenti in entrambi gli attuali poli, a spingerci verso Azione».

Si lavora, dunque, nella direzione di costituire anche a Corigliano Rossano il terzo polo, allargato a tutte le forze moderate. Nel movimento c’è anche il capogruppo Mattia Salimbeni notoriamente espressione di Forza Italia con cui ha chiuso i rapporti.

Nel Pd l’attuale capogruppo Aldo Zagarese lascia il simbolo in Consiglio e si autosospende dal partito, sulla scia di quanto è accaduto sul “caso Aieta” che è approdato recentemente in Azione. Identiche posizioni ad altre latitudini nel basso Jonio cosentino dove altri consiglieri hanno preso le distanze dai Dem. Il motivo è il solito: non si ascoltano i territori.