Ancora lo spoglio non è terminato ma l’esito del referendum sembra orientato verso una vittoria per il Sì in entrambi i comuni. Tanto da indurre il sindaco di Rossano Stefano Mascaro a rilasciare una dichiarazione alla stampa dai toni entusiasti: «Fusione. Eccoci. Non avevamo dubbi – scrive il primo cittadino nella nota - Il risultato seppur parziale conferma che la stragrande dei concittadini dell'area urbana aveva ed ha voglia di costruire insieme il futuro della città unica e fondare su di essa nuove prospettive per tutto il territorio. Con emozione ringrazio le due comunità, soprattutto i giovani – sottolinea Mascaro - per la grande e straordinaria partecipazione dimostrata e per aver condiviso convintamente il progetto epocale della terza più grande città della calabria. Abbiamo dimostrato senza equivoci di voler essere protagonisti dal basso della nostra Storia. La politica dovrà e saprà proseguire il percorso e l'obiettivo inequivocabile scanditi e decisi oggi nelle urne. Nelle prossime ore incontrerò il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci per concordare, insieme alla Regione Calabria, come continuare a disegnare insieme la nuova città di Corigliano-Rossano».

Giuseppe Graziano: «Risultato straordinario»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano, promotore della legge di fusione dei due comuni jonici. «È una giornata storica scritta, di proprio pugno, dai coriglianesi e dai rossanesi che, insieme, hanno deciso di iniziare a scrivere un nuovo capitolo per la crescita e lo sviluppo di questo angolo della Calabria. Vince, anzi stravince il Sì, in tutti e due i comuni, contro ogni più rosea previsione, con un’affluenza anche superiore rispetto a recenti consultazioni. Questo significa che da oggi abbiamo tutto il diritto ed il dovere di poter sperare che il sogno, rimasto tale per decenni, di una grande città fornita di tutti i servizi diventi finalmente realtà. Peccato solo che siamo arrivati con 20 anni di ritardo rispetto a quando, causa stessi interpreti che oggi si sono schierati apertamente e sciaguratamente contro la fusione, perdemmo l’occasione e l’opportunità di avere un’autonomia più concreta e diventare provincia. È giusto, quindi, che certa gente prenda atto del fallimento politico personale e lasci spazio, con riverenza, al volere supremo dei cittadini. Che attraverso questa consultazione referendaria non solo hanno deciso di cambiare le sorti della loro terra per cercare di garantire un futuro migliore ai loro figli, ma hanno lanciato un monito chiaro alle istituzioni e alla politica. La gente vuole ritornare ad essere protagonista del proprio destino. Io ci sono e incalzerò il governatore Oliverio, che ha sostenuto sin dal principio il progetto di unificazione di Corigliano-Rossano, affinché stabilisca un crono programma certo delle tappe verso la creazione del nuovo comune».