Ha rotto gli indugi il presidente Sebi Romeo e ha convocato il gruppo regionale per martedì prossimo. L’incontro gli era stato chiesto da diversi consiglieri regionali del Pd per fare il punto della situazione in vista del prossimo Consiglio regionale fissato per il 3 dicembre. L’Assemblea avrà da discutere l’assestamento di bilancio e anche una serie di nomine, sulle quali si sta concentrando l’attenzione di molti. Non solo. I consiglieri vogliono ottenere maggiore coinvolgimento all’interno del governo regionale e nella vita del partito. Lo ha spiegato bene l’ex presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo che ha rimesso al centro dell’agenda politica la questione del rapporto tra giunta e Consiglio, con una nota stampa con la quale ha spiegato la sua adesione alla richiesta di riunione del gruppo consiliare. La nomina di una giunta fatta da soli assessori esterni non è certo andata giù a molti consiglieri Pd e anche alle altre forze della coalizione. Alcuni (Guccione, Scalzo e Ciconte) hanno dovuto abbandonare le postazioni in giunta, ma molti altri hanno visto vanificate le proprie speranze di ottenere un assessorato al momento del completamento dell’esecutivo. In questo tumultuoso contesto è finito anche in discussione il ruolo del capogruppo Rome che pure ieri ha incassato una nuova fiducia da parte del sottosegretario Marco Minniti che ha esplicitamente rivolto un ringraziamento al gruppo regionale per il lavoro fin qui svolto. Probabilmente, anche grazie al rinnovato clima di unità e a una ritrovata copertura, Romeo ha deciso di convocare la riunione del gruppo che si svolgerà a Germaneto per consentire anche a Mario Oliverio di prendere parte ai lavori. Il governatore in persona tenterà, dunque, di mediare tra le posizioni in campo ed illustrare le modalità con le quali il governo potrà coinvolgere al meglio i suoi consiglieri. Anche se senza postazioni in giunta disponibili, ovviamente, i margini di discussione sembrano piuttosto ristretti.
Il gruppo preparerà anche la prossima seduta di Consiglio regionale e, a tal proposito, si fa sempre più insistente la voce che vorrebbe le nomine fatte in assemblea e non affidate ai poteri sostitutivi del presidente, così come sempre è avvenuto. In particolar modo pare che le condizioni siano mature per procedere già il 3 dicembre quantomeno al rinnovo dei vertici di Corecom e Fincalabra.

 

Riccardo Tripepi