Al professore emerito dell'Università di Messina deleghe importanti come quella alla Città Metropolitana e all'Area dello Stretto. Il primo cittadino ha escluso che la scelta abbia qualche relazione con il processo Miramare che lo vede imputato
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Superate le ultime resistenze il primo cittadino Giuseppe Falcomatà ha completato la sua giunta con la nomina del vicesindaco scelto all’esterno di palazzo San Giorgio.
Si tratta di Tonino Perna, sociologo ed economista, professore emerito all’Università di Messina. Una figura di assoluto prestigio al quale Falcomatà ha scelto di attribuire deleghe importanti tra le quali anche quella alla Città Metropolitana e all’Area dello Stretto potendo sfruttare l’esperienza che Perna ha fatto qualche tempo fa come assessore alla Cultura del Comune peloritano durante l’Amministrazione di Renato Accorinti.
Perna, 73 anni, ha ricoperto dal 2002 al 2005 anche il ruolo di presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte. A lui attribuite anche le deleghe a Innovazione Sociale, Smart City, Parchi Urbani, Partecipazione e cittadinanza attiva e Identità territoriale.
«Se non ci fosse un progetto di lungo termine non avrei accettato – ha spiegato Perna illustrando anche i motivi che lo hanno portato a riflettere molto sulla proposta di assumere il ruolo - sono preoccupato sinceramente per l’eccesso di aspettativa nei miei confronti. Io ci provo, ma non è facile. La mia nomina arriva poi in un momento difficilissimo c’è il Covid ma anche la crisi economica e il Comune può fare poco senza interventi adeguati di governo e Regione».
Tra gli obiettivi l’integrazione dell’Area dello Stretto. «Vediamo come rispondono dall’altra parte – ha detto ancora Perna – andremo presto a sentire il sindaco De Luca, ma l’importanza dei trasporti sarà sicuramente condivisa».
Categorico il no al Ponte sullo Stretto. «Sono no Ponte, ma ci sono altre cose importanti di cui al momento opportuno si potrà discutere Tecnicamente il Ponte non è fattibile. Abbiamo Scilla che si sposta verso Nord-Ovest e Ganzirri in senso opposto di un centimetro ogni 5 anni. Una cosa enorme. Pensate al terremoto che abbiamo avuto questa mattina e si capisce come il ponte non sia realizzabile, a prescindere dal suo impatto».
Il sindaco Falcomatà ha spiegato così le ragioni che lo hanno portato alla scelta del suo vice. «Credo che il professore Perna interpreti al meglio la domanda di cambiamento, di discontinuità nella continuità che la città ci ha chiesto in questa campagna elettorale. Abbiamo deciso di guardare all’esterno e alle migliori energie ed eccellenze della nostra città dando ancora di più respiro e autorevolezza alla giunta».
Laconico sul processo Miramare, che dopo la sospensione di Angela Marcianò, potrebbe provocare guai a molti dei componenti dell’attuale Consiglio comunale, compreso il primo cittadino. «Nessun collegamento con il processo, si tratta esclusivamente di una scelta politica».